Il viaggio in STRATOSFERA di quattro appassionati di meteo
E' successo il 5 ottobre scorso a Valmorea, nel comasco
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L'impresa è accaduta il 5 ottobre scorso, una data memorabile per una combriccola di "meteo-appassionati" comaschi che hanno realizzato un progetto molto originale: spedire una piccola stazione meteorologica fino ai limiti della stratosfera, pesante, oltre i 30750 m di altitudine!
Cos'è il radiosondaggio: il lancio di strumentazione meteorologica e
ai limiti dell'atmosfera in realtà è una consuetudine, infatti in
alcuni scali aeroportuali viene fatto ad intervalli regolari di 12 h
(intorno a mezzanotte e intorno a mezzogiorno) ed è finalizzato alla
raccolta di dati in tempo reale per l'implementazione dei modelli
meteorologici.
In meteorologia sono detti "radiosondaggi
atmosferici" e sono di importanza fondamentale per formulare
previsioni meteorologiche: il pallone aerostatico dopo il lancio
risale liberamente in atmosfera trascinato dalle correnti in quota e la strumentazione raccoglie in tempo reali dati preziosi (pressione atmosferica, temperatura, contenuto di umidità, velocità e direzione del vento calcolati in base allo spostamento della sonda dalla verticale del punto di lancio) che sono inviati via radio alla centralina a terra.
Il pallone aerostatico nella sua salita ai limiti dell'atmosfera si gonfia lentamente (a causa della
diminuzione di pressione atmosferica con la quota) ma inesorabilmente
fino a raggiungere dimensioni tali da scoppiare (comunemente intorno 30000 m di altitudine) come potrete osservare nel video proposto.
La pianificazione: come potete immaginare, a livello amatoriale non è cosa semplice pianificare tecnicamente questa operazione e ha coinvolto molte persone: gli sponsor per sostenere le spese, il supporto tecnico in fase di lancio, il montaggio video ed infine le pratiche autorizzative con gli enti di controllo ENAC-ENAV necessarie per lanciare un oggetto a quote così elevate.
Il lancio: è avvenuto il 5 ottobre scorso presso Valmorea, una località della pedemontana comasca vicino ai confini elvetici in una giornata di bel tempo con cieli particolarmente limpidi.
La videoripresa: ma i quattro meteo amatori sono andati
oltre, hanno fissato al pallone
aerostatico una videocamera per documentare, di fatto, tutta l'ascesa fino allo scoppio del pallone avvenuto sopra i cieli di Milano.
Il risultato è affascinante e da non perdere, PUBBLICATO QUI.
Il Recupero: dopo lo scoppio del pallone aerostatico, l'attrezzatura è ricaduta a terra e tramite le indicazioni del gps è stata recuperata, pensate, nei campi ad ovest di Pavia.
Troposfera e stratosfera: dal percorso ricostruito si può dedurre la direzione ed intensità dei venti con la quota. Inizialmente la sonda si è mossa verso sudest in direzione di Milano, trasportata dai venti sostenuti nordoccidentali presenti in troposfera, cioè il primo involucro dell'atmosfera terrestre sede di gran parte dei fenomeni meteorologici che interagiscono con la geosfera e l'ecosistema (esempio lo spostamento delle grandi perturbazioni o degli anticicloni).
Proprio sul capoluogo cambia direzione spostandosi verso ovest/sudovest: potrebbe corrispondere all'ingresso della sonda in stratosfera, cioè quella porzione di atmosfera terrestre circa oltre i 10000 m di altezza in cui la circolazione atmosferica subisce variazioni importanti e tende a "scollegarsi" dalle dinamiche troposferiche.