Siamo Meteo ufficiale del giro d'Italia
SCOPRI IL GIRO
21 dicembre 2017
ore 11:23
di Andrea Colombo
tempo di lettura
1 minuto, 52 secondi
 Per tutti
Immagine satellitare del 20 dicembre 2009 - Fonte: MODIS-NASA
Immagine satellitare del 20 dicembre 2009 - Fonte: MODIS-NASA

Correva il Dicembre 2009, caratterizzato da grandi manovre invernali su tutto il Continente europeo. Il Vortice Polare, fortemente disturbato e ben più debole rispetto a quello degli ultimi 3-4 anni, offriva la possibilità di decise risalite anticicloniche in sede polare. La diretta conseguenza era rappresentata da brusche discese di aria gelida verso le medie latitudini europee, con il coinvolgimento dell'Italia. Dopo alcune giornate sotto l'azione di freddi venti nord-orientali, un nuovo e più deciso impulso gelido avanzò in moto retrogrado dalla Scandinavia in direzione della Francia, e da lì verso il Nord-Italia. In poche ore si approfondì un minimo di pressione sul Mar Ligure, in traslazione verso l'alto Adriatico. Risultato: copiose nevicate su tutto il Settentrione nella notte tra il 18 e il 19 dicembre, con interessamento anche di una 'fetta' di Riviera ligure e delle pianure toscane. 
Le aree più interessate furono la bassa Lombardia, l'alta Toscana, l'Emilia Romagna, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia: in diversi casi furono misurati fino a 20-25 cm di neve fresca, caduta con temperature diffusamente sottozero. Al seguito del fronte perturbato continuò l'afflusso di aria gelida dal Nord-Europa; le temperature, complici gli ampi rasserenamenti, subirono un crollo davvero pazzesco. Le minime del 20 dicembre, in particolare, si avvicinarono su molte aree ai valori record: -10/-15°C con punte prossime ai -16/-18°C sull'estremo Nordest. 
L'immagine satellitare del canale visibile (fonte: MODIS-NASA) riferita proprio al 20 dicembre mostrò in modo eccezionale la Valpadana nel 'freezer', completamente innevata dal Piemonte al FVG e con una coltre nebbiosa in formazione lungo le aree di bassa pianura, grossomodo lungo il corso del fiume Po. Quel giorno il termometro, durante il pomeriggio, in molti casi non riuscì a superare i -5/-7°C ! Nei giorni seguenti subentrarono le correnti ben più miti atlantiche, le quali favorirono una nuova nevicata sul Nord-Italia, poi seguita da giorni piovosi in accordo con il rapido aumento delle temperature. Pioggia che, almeno inizialmente, fu preceduta anche da uno dei più clamorosi episodi di pioggia congelantesi (gelicidio), il quale interessò gran parte della Valpadana. 


Seguici su Google News


Articoli correlati