Ma come la Terra non si ''riscalda'' più?
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Per tutti
Nonostante la sua concentrazione è infatti schizzata a circa 395,94 ppm nel febbraio 2013 contro i 290 ppm del 1950, la temperatura (terra+mare) del Globo è rimasta pressoché invariata dal 2001 al 2012, passando da un +0,52°C rispetto alle media 1951-1980, ad un +0,56°C.
Ma allora i “negazionisti” del Global Warming avenano ragione ?
Putroppo non è tutto oro quel che luccica. Se infatti la temperatura globale non ha subito grosse variazione, rimangono inconfutabili i cambiamenti in atto nel nostro Pianeta. I ghiacci artici hanno lo scorso anno raggiunto la loro minore estensione da quando si effettuano le misurazioni satellitari, l'Antartide perde dal 2002 qualcosa come 100 chilometri cubici di ghiaccio ogni anno, mentre i livello medio del mare, seppur di poco, continua a crescere di anno in anno così come gli eventi estremi.
Ma come viene giustificata questa “pausa del termometro” ?
La risposta più usata dagli scienziati è che 10 anni rappresentano un periodo troppo breve per risultare significativo e che quindi non ha valore statistico.
Altri hanno ipotizzato che il calore in surplus abbia accelerato l'evaporazione, favorendo la formazione di maggiore nuvolosità con conseguente riflessione dei raggi solari, senza però ricordare che il vapore acqueo è anche un potentissimo gas serra.
Altri ipotizzano che la pausa sia legata ad un minimo dell'attività solare, anche se per i più è la strada meno percorribile.
Per u
n gruppo di ricercatori francesi e spagnoli la chiave del dilemma giacerebbe negli oceani. Secondo loro, infatti, il calore in eccesso raccolto dai gas serra in atmosfera, sarebbe poi assorbito dall'acqua del mare. Esso, infatti, svolge un ruolo mitigatore, accumulando energia per poi restituirla con gradualità, senza fare sconti. Secondo i ricercatori, la maggior parte dell'energia accumulata dal pianeta è stata assorbita dal mare, specie nei primi 700 metri, e potrebbe essere rilasciato nei prossimi anni, facendo aumentare le temperature, nonostante lo sforzo dell'uomo nell'evitare questo.Nonostante i governi vogliano limitare la crescita sotto i 2°C, si stima che un aumento di circa 4°C avverrà entro il 2050 stando gli attuali tassi di emissione, la cui riduzione non è legata a politiche efficaci ma bensì alla crisi economica in atto e al boom di estrazione di gas negli USA.
Se una polita globale adeguata non verrà messa in atto i cambiamenti climatici potrebbero avere conseguente disastrose, con inondazioni che coinvolgendo qualcosa come 300 milioni di persone, la disponibilità dell'acqua nel Mediterraneo calerebbe del 30-50%, mentre la resa agricola in Africa crollerebbe del 15-35%.