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10 gennaio 2024
ore 11:24
di Carlo Migliore
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2 minuti, 16 secondi
 Per tutti

I dati isac-cnr appena rilasciati per l'Italia confermano il preoccupante trend mondiale di riscaldamento per l'anno appena passato. Il 2023 si afferma per il nostro paese come l'anno più caldo dall'inizio delle registrazioni. Una distinzione doverosa va fatta per il periodo preso in esame poiché a livello meteorologico l'anno 2023 va dal 1 dicembre 2022 al 30 novembre 2023 mentre l'anno solare come tutti sappiamo va dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. La variazione non è sostanziale anche se c'è. 

Prendendo in considerazione l'anno meteorologico infatti il 2023 si afferma per l'Italia come l'anno più caldo di sempre mentre se consideriamo l'anno solare, il 2023 si attesa al 2° posto subito dietro al 2022 con una differenza davvero infinitesimale, solo 0.04°C. I dati tengono conto delle temperature medie ovvero i valori massimi più quelli minimi diviso due e abbracciano l'intero territorio Nazionale, Nord + Centro + Sud. Ora vediamo un dettaglio per i diversi settori della Penisola considerando le massime e le minime:

ANNO METEOROLOGICO 2023

Per quanto riguarda i valori minimi, quelli registrati all'alba, sia il Nord che il Centro che il Sud fanno registrare un 1° posto. Il Nord con +1.26°C rispetto alla media 1991-2020, il Centro con +1.05°C e il Sud con +1.04°C.

Per quanto riguarda i valori massimi c'è una leggera differenza. Nord e Centro si attestano al 2° posto rispettivamente con + 1.15°C e +1.34°C mentre il Sud si afferma al 1° posto con +1.13°C

ANNO SOLARE 2023

Per quanto riguarda i valori minimi, quelli registrati all'alba, sia il Nord che il Centro che il Sud fanno registrare un 1° posto. Il Nord con +1.24°C rispetto alla media 1991-2020, il Centro con +1°C e il Sud con +0.96°C.

Per quanto riguarda i valori massimi sia il Nord che il Centro che il Sud si attestano al 2° posto. Il Nord con +1.31°C rispetto alla media 1991-2020, il Centro con +1.28°C e il Sud con +1.05°C.

CONSIDERAZIONI: la più importante è che la media di riferimento è il trentennio 1991-2020 e non quello precedente. Questo significa che la base di confronto è già più calda del normale. Attestarsi al primo posto su una media già più calda è davvero molto grave. Seconda cosa, la differenza tra anno meteorologico e anno solare che sposta l'attenzione da un 1° posto a un 2°C posto, parliamo di una differenza davvero minima (0.04°C) e di due anni contigui il 2022 e il 2023, non di anni distanti nel tempo. Questo significa che il riscaldamento degli ultimi anni sta accelerando. Terza e ultima considerazione, l'Italia segue il trend mondiale che pure ha fatto registrare un record di caldo assoluto dall'inizio delle registrazioni (1800).


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