Meteo - La tendenza per l'inizio di gennaio fino all'Epifania, nuove perturbazioni in arrivo
Maggiore dinamicità soprattutto sotto la Befana.
1 minuto, 11 secondi
Confermata dai modelli matematici, almeno nelle sue linee generali la circolazione su scala sinottica che abbraccerà l'Europa centro occidentale e il Mediterraneo, essa si dividerà in due fasi. In una prima fase il flusso perturbato atlantico condurrà delle perturbazioni prevalentemente a nord delle Alpi con un marginale interessamento della Penisola. In questo frangente l'Italia sarà esposta al richiamo umido sudoccidentale legato a questi fronti e potrà risentire di qualche pioggia ma non sarebbero piogge particolarmente incisive e si limiterebbero a riguardare soprattutto i settori tirreni, qualcosa di quanto già visto nella settimana di Natale. Solo le Alpi confinali potrebbero restare esposte a precipitazioni localmente più abbondanti. Questa fase dovrebbe abbracciare i giorni 2 e 3 gennaio:
Dopo il 3 gennaio il flusso perturbato atlantico andrà incontro a una maggiore ondulazione a causa di una progressiva rimonta anticiclonica a ovest dell'Inghilterra. In questa fase le correnti fredde provenienti dal nord Europa punteranno con maggiore decisione verso il Regno Unito e l'Europa occidentale alimentando una grossa saccatura che si allungherà fino al comparto iberico.
Questa saccatura dovrebbe interessare l'Italia tra i giorni 4, 5 e 6 gennaio portando un peggioramento più marcato del tempo con piogge abbondanti e nevicate in montagna. Al momento questo scenario meteo, frutto di un'analisi probabilistica è ancora quello più attendibile ma serviranno ulteriori conferme. Restate sempre aggiornati.