1 dicembre 2023
ore 7:20
di Carlo Migliore
tempo di lettura
1 minuto, 30 secondi
 Per tutti

INVERNO METEOROLOGICO E INVERNO ASTRONOMICO, PERCHE' QUESTA DIFFERENZA - Le 4 stagioni attraversate dalla Terra nella sua rotazione attorno al Sole, sono strettamente legate alla sua posizione e sia i solstizi che gli equinozi a dei particolari momenti in questo percorso. Sappiamo ad esempio che la stagione invernale che inizia con il solstizio d'inverno, quest'anno il 22 dicembre alle ore 04:27 corrisponde all'esatto momento in cui il Sole si trova alla sua massima distanza al di sotto dell'equatore celeste. A partire da quel giorno, il sole comincerà a risalire verso l'equatore e le giornate inizieranno lentamente ad allungarsi fino all'apice di questo fenomeno che sarà segnato dal solstizio d'estate a giugno. 

Così non è per la meteorologia che sposta questa data facendola coincidere con l'inizio del mese. In realtà tutte le stagioni meteorologiche abbracciano mesi interi. La primavera meteorologica va dal 1 marzo al 31 maggio, l'estate meteorologica va dal 1 giugno al 31 agosto, l'autunno meteorologico dal 1 settembre al 30 novembre e l'inverno meteorologico dal 1 dicembre al 28 febbraio. Non c'è nessuna motivazione scientifica alla base di questa scelta, si tratta soltanto di una convenzione. Questa ripartizione, che si basa sul calendario gregoriano,  aiuta infatti i meteorologi a concepire una transizione più netta tra le stagioni, rendendo più semplici le osservazioni del tempo, le previsioni e le comparazioni sulla base delle statistiche. In qualche caso però sembra esistere anche una qualche corrispondenza climatica, la definizione meteorologica e climatologica dell'inverno dal 1 dicembre al 28 febbraio si allinea ad esempio più strettamente con le temperature più fredde dell'anno per gran parte del Nord America rispetto all'inverno astronomico. Cosa che in parte è vera anche per alcune zone dell'Europa centro orientale e dell'Italia settentrionale.


Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati