Meteo Italia - Alluvione Emilia Romagna, cambiamento climatico ha un ruolo limitato questa volta
L'alluvione secondo un’analisi del World Weather Attribution non sarebbe del tutto collegata ma rimangono molte incertezze.
Alluvione Emilia Romagna: il cambiamento climatico ha un ruolo limitato sugli eventi di precipitazione estrema che hanno causato ingenti danni e vittime nel mese di maggio. E' questo lo studio del team di 13 scienziati del World Weather Attribution (WWA).
Dalle analisi non ci sarebbe una tendenza significativa nelle precipitazioni primaverili di 21 giorni: quindi la quantità di pioggia che cade oggi in un evento con tempi di ritorno di 200 anni è la stessa dell'inizio della serie. I ricercatori, una volta esaminati i dati coerenti di una fitta rete 60 stazioni meteorologiche, hanno trovato che il fenomeno estremo ha tempi di ritorno di 1 su 200 anni, ovvero la probabilità che si possa verificare ogni anno è dello 0,5%.
Come controprova ai dati sono stati fatti girare dei modelli di simulazione con e senza forcing antropico. Dei 19 modelli utilizzati nessuno di essi ha mostrato un cambiamento significativo nella probabilità o nell'intensità del verificarsi di un tale evento. Ciò suggerisce che, contrariamente alla maggior parte del mondo, in Emilia Romagna in primavera non si registra alcun aumento rilevabile delle precipitazioni abbondanti.
Tuttavia saranno necessarie ulteriori analisi in quanto questo studio non definitivo; lo studio infatti non ha rilevato un collegamento statistico tra il cambiamento climatico e le piogge estreme ma non ha dimostrato che questo legame non esista. In particolare ci sarà da valutare se il cambiamento climatico abbia avuto un ruolo sia nella stazionarietà dei cicloni che hanno causato le abbondanti precipitazioni, sia nel loro sviluppo. Inoltre i modelli di simulazione non rappresentano perfettamente la realtà; l'evento estremo si muove su scale spaziali piccole su cui la variabilità naturale domina e non è detto che si riesca a isolare il segnale antropico.
Lo studio non nega che l'Italia sia uno dei Paesi in Europa maggiormente esposto alla crisi climatica, nè tanto meno che bisogna abbassare la guardia al cambiamento climatico e ai suoi effetti.