17 dicembre 2021
ore 23:51
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Nebbia e smog nella fase culminante
Nebbia e smog nella fase culminante

ANTICICLONE, NEBBIE E SMOG. La lunga fase anticiclonica che si protrae dall'inizio della settimana ha di fatto impedito il rimescolamento dell'aria su gran parte delle nostre regioni, facendo lievitare giorno dopo giorno la concentrazione di sostanze inquinanti sui grandi centri urbani. Primi fra tutti quelli della Pianura Padana, dove l'umidità presente nei bassi strati è causa anche di nebbie che localmente persistono nelle ore diurne. Le inversioni termiche, molto pronunciate in questi giorni, determinano inoltre una marcata differenza di temperatura tra le basse quote e quelle di colli e monti, con le prime che sono alle prese con valori piuttosto bassi e spesso sotto zero. L'anticiclone responsabile di tutto ciò è giunto nella sua fase culminante e nei prossimi giorni comincerà a perdere smalto, consentendo una certa dispersione degli inquinanti, anche se la qualità dell'aria che respireremo in pianura non sarà certo ancora delle migliori.

VENERDÌ IL CLOU. Il clou è proprio oggi, venerdì, quando gran parte della Val Padana, specie tra Piemonte e settori a nord del Po, è alle prese con valori di PM10 che superano i 100 microgrammi per metro cubo e sfiorano i 150. Meglio invece sul resto d'Italia, con il PM10 che non supera i 40 microgrammi nei grandi centri urbani.

Nel seguente video la situazione di questa mattina a Milano:

POSSIBILE NEVE DA NEBBIA. Sabato la Val Padana si ritroverà ancora una volta a fare i conti con nebbie che nelle ore più fredde potranno essere anche fitte, specie lungo il Po, ma con concentrazione di smog in lieve riduzione. Attesi picchi di 100microgrammi a Torino e Novare, 120 a Milano, 60/80 ad Alessandria, Piacenza, Bologna, Reggio Emilia e Bergamo. Le temperature minime che andranno anche sotto zero potranno inoltre provocare il fenomeno della neve da nebbia su tratti della Val Padana, detta anche un po' grossolanamente 'neve chimica', ovvero di una nevicata indotta non dalla presenza di nuvolosità, ma dall'interazione tra l'alta umidità dell'aria unita alle sostanze chimiche/inquinanti emesse dalle fabbriche, che in condizioni anticicloniche come quella attuale ristagnano nei bassi strati aumentandone la concentrazione. I pulviscoli emessi dalla combustione industriale fungono di fatto da nuclei di condensazione, arricchendosi dell'umidità presente nella nebbia fino a costituire i 'semi' della precipitazione. La presenza di temperature anche sottozero favorisce così la caduta di fiocchi di neve. Non a caso gli eventi di 'neve chimica' più significativi si riscontrano in genere in aree altamente industrializzate della Pianura Padana, come già accaduto in settimana nei pressi di Pavia.

Concentrazione PM10 prevista per le prime ore di sabato
Concentrazione PM10 prevista per le prime ore di sabato

PROSSIMA SETTIMANA, RIDUZIONE DELLO SMOG. Domenica non sono ancora attese variazioni significative, con gli inquinanti che rimarranno concentrati sulla Val Padana e soprattutto sulle aree centro-occidentali e le nebbie ancora estese e a tratti fitte nelle più fredde della giornata. Dall'inizio della prossima settimana invece qualcosa dovrebbe cominciare a cambiare, grazie all'indebolimento dell'anticiclone e ad un graduale rimescolamento dell'aria giorno dopo giorno, e conseguente progressiva riduzione di nebbie e inquinanti.

Concentrazione PM10 prevista per le prime ore di lunedì
Concentrazione PM10 prevista per le prime ore di lunedì


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