28 maggio 2018
ore 15:37
di Francesco Nucera
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 Per tutti
tempesta tropicale Alberto
tempesta tropicale Alberto

Albero lentamente raggiunge le coste della Florida dove è atteso fare 'landfall' nel corso delle prossime ore. Alberto avrà poco tempo per trasformarsi in un ciclone. L'intrusione di aria secca e uno specchio d'acqua più freddo sono da ostacolo per la sua degenerazione in ciclone tropicale; è molto probabile che mantenga la categoria di tempesta tropicale. La stranezza è avere una tempesta nel Golfo del Messico in Maggio. Questo è accaduto poche volte, l'ultima nel 1976

Alberto si muove verso Nord con una velocità di crociera di 6 miglia/ore. Si associa a venti forti che soffiano a circa 65 miglia/ore. Gli ammassi temporaleschi iniziano a 'spiraleggiare' attorno al centro di pressione di 990 hPa. Indipendentemente da quello che diverrà, la principale minaccia di Alberto sarà la pioggia battente e le inondazioni improvvise sugli Stati Uniti sudorientali che potrebbero protrarsi fino alla settimana successiva. Le tempeste tropicali o sub tropicali sono infatti note per le piogge battenti. Le zone dove si attendono gli accumuli di pioggia maggiore: Florida, Alabama e Georgia occidentale. Ma anche Tennesse e Carolinas saranno interessate da fenomeni intensi, anche sotto forma di veri e propri flash floods ( alluvioni lampo). Questo potrebbe provocare inondazioni soprattutto nelle aree urbane, pedemontane e sui rilievi, ma soprattutto dove il terreno è saturo per le piogge abbondanti delle ultime settimane. Tornado e onde di tempesta, quest'ultime lungo le coste, non sono da escludere. Alberto si accompagna ad un richiamo di aria molto umida che risalendo dal Golfo del messico raggiunge la East Coast dove alimenta la catastrofica alluvione del Maryland.


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