Meteo. INVERNO, forte Stratwarming, ultimi aggiornamenti dalla stratosfera
Continuano le discrepanze.
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Aggiornamento della stratosfera la cui
dinamica ora entra nel vivo stante lo split del vortice polare come
mostra l'aggiornamento del modello europeo ECMWF. Si tratta di una
dinamica da split al limite della tropopausa, dunque piuttosto alta.
Già ad un 1 hPa e a 5 hPa il vortice inizia ad accelerare e
l'abbattimento dei flussi di calore è anche un indizio della
propagazione del disturbo stratosferico verso il basso. Rimangono
molte incertezze se tale azione riuscirà a propagarsi
fino in troposfera ( incongruenza di GFS) andando così a
condizionare l'AO INDEX (secondo la regola di Baldwin e Dunkerton)
dal momento che lo split è guidato inizialmente da una sola onda e
con un segnale di trasferimento modesto. Lo split viene visto anche
dal modello della NASA. Solo nelle ultime uscite il modello GFS,
piuttosto instabile, si è avvicinato al modello europeo ECMWF.
Stando alle simulazioni per i primi di gennaio il lobo principale del
vortice polare stratosferico è previsto sulla Scandinavia mentre
quello secondario sul Nord Est degli Stati Uniti, l'opposto del
febbraio 2018 e vicino invece all'evento del febbraio 2010. Occorrerà
aspettare qualche altro giorno ( inizio anno) prima di avere un
quadro migliore di una evoluzione stratosferica che entra adesso nel
vivo. Le conseguenze in troposfera, che è quello che poi più
interessa ai fini pratici, sono ancora ignote. C'è da dire infine
che non tutti gli Stratwarming hanno influenze sulla circolazione
delle medie latitudini come mostra un lavoro di Karphechko et al.
(2017) e che ogni Stratwarming è un evento a sé, non
necessariamente è sinonimo di gelo e neve per l'Italia. Da notare anche la netta discrepanza tra le MJO di Ecmwf ( in entrata nel cerchio) e GFS che invece 'esplode' nella fase 7.