Meteo. Il VORTICE POLARE RECORD e gli effetti positivi sul GHIACCIO ARTICO
Il tipo di circolazione del 2020 favorisce una ripresa del ghiaccio ma la situazione non è rosea.
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Il 2020 fino ad ora risulta 'benevolo' per il ghiaccio marino artico che, nonostante la crisi di lungo periodo, raggiunge la più alta estensione dell'avvio di febbraio degli ultimi 11 anni! Il 2020 si colloca al settimo posto negli ultimi due decenni per estensione del ghiaccio per i primi giorni di febbraio. Nonostante la ripresa l'estensione risulta però sempre al di sotto della media 1981-2010, di circa 540.000 km2 per lo stesso periodo
La stagione del congelamento era iniziata sotto tono, inferiore al 2012; tuttavia la circolazione a larga scala e contrassegnata da un forte e freddo vortice polare ha favorito l'aumento di estensione del ghiaccio marino. La massima estensione del ghiaccio marino artico avviene intorno a marzo. Questa stagione invernale è stata in qualche modo nella norma per la regione artica con temperature per dicembre e gennaio non lontane dalla medie. L'inverno termicamente sopra media alle medie latitudini e il vortice polare molto freddo e compatto sono inoltre due facce della stessa medaglia.
Ma attenzione perché un anno non è clima. Nonostante il vortice polare quest'anno risulti essere il più forte mai registrato, la variabilità interna non basta a cambiare il trend in perdita del ghiaccio artico. All'estensione del ghiaccio marino, un importante indicatore climatico è infatti il volume del ghiaccio marino in quanto dipende sia dallo spessore che dall'estensione del ghiaccio. La sua tendenza, come mostra il grafico, è al ribasso: