18 novembre 2020
ore 17:01
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
L'uragano Iota visto dal satellite in prossimità del landfall sul Nicaragua
L'uragano Iota visto dal satellite in prossimità del landfall sul Nicaragua

L'uragano Iota ha attraversato l'America centrale da ovest verso est e, dopo aver fatto landfall martedì sulle coste orientali del Nicaragua come categoria 4, ha provocato la morte di sei persone, tra cui tre bambini trascinati dalla corrente di un fiume in piena a sud della capitale Managua. Le autorità hanno dovuto sfollare 60 mila persone, mentre 13 risultano disperse in seguito ad una frana staccatasi nei pressi della città di Matagalpa, tra cui una ragazza di tredici anni. Prima del landfall in Nicaragua Iota ha provocato altre due vittime sull'isola di Providencia, appartenente alla Colombia, dove è transitato come uragano di categoria 5.


Sulla costa, al momento del landfall, sulla città di Bilwi la forza del vento con raffiche fino a 240km/h ha scoperchiato tetti e divelto diversi pali della luce, tanto che molti sono i black out e le comunicazioni con la città risultano impossibili. Nel frattempo, scaricandosi sulla terraferma, Iota ha perso parte della sua energia ed è stato ormai depotenziato a depressione tropicale. Si ricorda che Iota è risultato il più forte uragano atlantico dell'anno e solo il secondo uragano che nel mese di novembre è riuscito a raggiungere la categoria cinque.


Ora si trova con il suo centro su El Salvador ed è ancora in grado di scaricare piogge molto abbondanti per l'interazione con l'orografia del territorio, anche se i venti che soffiano intorno al suo centro si sono notevolmente attenuati. Avrà ancora la forza necessaria per buttarsi sull'Oceano Pacifico nelle prossime ore, anche se non troverà condizioni favorevoli per intensificarsi nuovamente.



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