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9 febbraio 2019
ore 6:00
di Lorenzo Badellino
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La tempesta Thomas vista dal satellite
La tempesta Thomas vista dal satellite

L'occhio del ciclone Thomas (così battezzato dall'Università di Berlino - ma chiamato Erik in zona) con minimo di pressione addirittura inferiore a 960hPa, si è posizionato in queste ore tra le coste irlandesi e quelle della Scozia occidentale. Ne conseguono condizioni tempestose, con venti da sudovest oltre 100km/h su Scozia, Irlanda, Inghilterra e tratti del Canale della Manica e mareggiate sulle coste esposte ad ovest. Proprio per il forte vento si registra anche la prima vittima della tempesta. Si tratta di un cinquantenne che viaggiava sulla sua auto ed è stato schiacciato da un albero sradicato, che gli è crollato addosso al momento del suo passaggio, in Cornovaglia.


Ma le raffiche più intense sono avvenute sui rilievi scozzesi delle Highlands, dove si sono sfiorati i 150km/h (144km/h sui Cairngorms). Molti dei ponti che collegano Inghilterra e Galles sono stati chiusi dalle autorità a scopo precauzionale, per i forti venti che continueranno a soffiare sulle isole britanniche almeno fino alla prima metà della giornata di sabato.


Insieme al vento la tempesta ha trasportato un'intensa perturbazione responsabili di rovesci di pioggia diffusi su tutti i settori britannici, ma l'aria fredda che inizia ad affluire dalla Groenlandia e che spinge la perturbazione sta facendo abbassare le temperature e il limite delle nevicate, destinate a portarsi anche al di sotto dei 1000m nella giornata di sabato.


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