6 aprile 2022
ore 23:51
di Edoardo Ferrara
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 Per tutti
Siccità: la pioggia caduta negli ultimi giorni non ha risollevato il problema ovunque
Siccità: la pioggia caduta negli ultimi giorni non ha risollevato il problema ovunque

METEO, ECCO QUANTA PIOGGIA E' CADUTA NEGLI ULTIMI GIORNI - Dal 30 marzo scorso lo scenario meteorologico si è ribaltato sull'Italia e su gran parte dell'Europa, grazie a un totale riassetto barico che ha visto lo smantellamento di un potente e duraturo anticiclone, in buona parte responsabile della lunga fase siccitosa che ha penalizzato vaste aree d'Italia (in primis il Nord). Una vasta saccatura colma d'aria artica ha riportato di fatto l'inverno su gran parte del Continente, alimentando anche diversi sistemi nuvolosi sul Mediterraneo forireri della tanto agognata pioggia sull'Italia. Ma questa pioggia è stata 'democratica' ovvero distribuita equamente sul territorio? Le mappe a corredo dell'articolo, elaborate dal nostro Centro, tracciano l'accumulo pluviometrico complessivo dal 30 marzo al 4 aprile scorso. Si evidenzia subito come la pioggia non sia stata propriamente 'democratica', con una distribuzione degli accumuli decisamente disomogenea. Il versante tirrenico ha ricevuto piogge assai più abbondanti, con punte complessive diffusamente superiori ai 40-50mm, fino a picchi locali di oltre 100-120mm; tra Cilento, Irpinia, Lucania tirrenica i picchi superano anche i 140-150mm. Piogge abbastanza significative anche su Sardegna centro-occidentale, ovest Sicilia ed estremo Nordest, mentre gli accumuli risultano certamente più modesti lungo il versante adriatico, ionico e su gran parte del Nordovest. 

Gli accumuli pluviometrici complessivi tra il 30 marzo e il 4 aprile, rielaborazione 3bmeteo
Gli accumuli pluviometrici complessivi tra il 30 marzo e il 4 aprile, rielaborazione 3bmeteo

Entriamo ora più nel dettaglio: analizzando il Nord Italia notiamo subito come gli accumuili complessivi risultino mediamente inferiori sul Nordovest, in particolare tra ovest Lombardia e gran parte del Piemonte dove localmente non si superano i 10-15mm complessivi. Di piogge mediamente più abbondanti, pur non eccezionali, hanno invece beneficiato Liguria, specie di Levante, e il Nordest, in particolare i settori alpini, prealpini e il Friuli Venezia Giulia (qui punte complessive anche di oltre 50-60mm).

Gli accumuli pluviometrici complessivi tra il 30 marzo e il 4 aprile al Nord, rielaborazione 3bmeteo
Gli accumuli pluviometrici complessivi tra il 30 marzo e il 4 aprile al Nord, rielaborazione 3bmeteo

Il Centro italia mostra un netto divario pluviometrico tra il versante Adriatico e quello Tirrenico, come sovente accade quando le correnti spirano tese dai quadranti occidentali. Il versante Adriatico ha ricevuto meno piogge, in particolare l'Abruzzo orientale per effetto di sbarramento delle correnti umide indotto dai massicci appenninici retrostanti (in primis Majella e Gran Sasso). Per contro Toscana, Umbria e Lazio evidenziano piogge decisamente più abbondanti, in particolare a ridosso dei contrafforti appenninici, dove gli accumuli complessivi superano anche gli 80-100mm. 

Gli accumuli pluviometrici complessivi tra il 30 marzo e il 4 aprile al Centro, rielaborazione 3bmeteo
Gli accumuli pluviometrici complessivi tra il 30 marzo e il 4 aprile al Centro, rielaborazione 3bmeteo

Anche il Sud Italia evidenzia una disomogeneità quasi estrema, con punte complessive di oltre 130-140mm tra bassa Campania, Basilicata occidentale e sul versante occidentale del Pollino; per contro piogge decisamente più modeste hanno interessato Puglia, Basilicata orientale, Molise orientale e in generale i versanti ionici, anche in questo caso coerentemente con correnti tese occidentali. 

Gli accumuli pluviometrici complessivi tra il 30 marzo e il 4 aprile al Sud, rielaborazione 3bmeteo
Gli accumuli pluviometrici complessivi tra il 30 marzo e il 4 aprile al Sud, rielaborazione 3bmeteo

SICCITA' RISOLTA? Dipende: certamente la risposta è no per il Nord e in particolare il Nordovest, che maggiormente soffre il problema e che ha ricevuto accumuli decisamente esigui. Servirebbe ben altro per risollevare il deficit idrico degli ultimi mesi, ma quantomeno è meglio che niente. Il problema è che anche nel medio termine, quindi almeno per i prossimi 7 giorni, non si intravedono perturbazioni piovose 'serie' per questi settori. Il problema quindi resta e non potrà che aggravarsi in questi giorni. Discorso diverso invece per le regioni tirreniche, che hanno portato a casa un buon 'bottino piovoso'. Il versante Adriatico ha si visto meno pioggia, ma nel corso dello scorso inverno è stato il settore maggiormente coinvolto dalle precipitazioni. 


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