Meteo. Stratwarming 2023, anticiclone dalla Scandinavia alla Groenlandia in marzo, scenario
Analisi passata e prevista attraverso il modello Ecmwf.
C'è consenso da parte dei modelli numerici di un ulteriore cambio di scenario nel mese di marzo per via degli effetti dello stratwarming di tipo major che stiamo seguendo da qualche settimana. Riassumiamo gli eventi:
1) Il 16 febbraio avviene la prima inversione dei venti a 10 hPa. Il vortice stratosferico va in modalità displacement coricandosi sul settori euro asiatico. L'allungamento del vortice polare stratosferico crea le condizioni per una riflessione d'onda tra la Siberia e il Canada con rinforzo dell'anticiclone sull'Alaska. Questo è alla base della nuova ondata di gelo e neve sul Nord America
2) Il Mountain Torque Negativo e la MJO nella fase 7 da una parte contribuiscono al promontorio sull'Alaska mentre la progressione dell'onda di Rossby verso l'Atlantico comporta lo sviluppo del ridge atlantico in evoluzione a Scand positivo. La discesa artica sull'Europa del 24-26 febbraio è frutto di questa dinamica.
3) Dopo una ripresa il vortice polare stratosferico subirà a fine mese una nuova decelerazione con una seconda inversione dei venti a 10 hPa. Il segnale stratosferico dovuto a questo nuovo impulso crea un coupling strato-tropo.
4) La risposta della circolazione troposferica avviene attraverso un rimbalzo dei massimi anticiclonici dalla Scandinavia alla Groenlandia secondo un classico regime da NAO negativa. Stratosfera e la MJO sono alla base di blocchi anticiclonici alti di latitudine.
5) Rimangono delle incertezze circa l'effettiva catalogazione del tipo di stratwarming (split, displacement); tuttavia le anomalie in troposfera attese dai Global Model sono simili a quelle dello split.
6) Tuttavia la distanza temporale, il tipo di evento stratosferico non del tutto noto e la resistenza del vortice polare ci portano ancora a procedere con cautela.
