8 giugno 2023
ore 10:57
di Francesco Nucera
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 Per tutti
tornado, climatologia
tornado, climatologia

I tornado sono tra gli eventi naturali più distruttivi. Quelli più longevi e intensi sono generati da supercelle mesocicloniche. Essi poi rappresentano bene l'immagine dell'energia atmosferica che aumenta per via del riscaldamento globale. Collegare un particolare evento meteorologico al cambiamento climatico è sempre complicato, per i tornado questo lo è ancor di più. Le incertezze  derivano dai metodi di raccolta dei dati limitati, da una elevata variabilità da un anno all'altro; dalla difficoltà nella modellazione sia degli elementi fisici chiave che aiutano la formazione dei tornado, sia dalla modellazione diretta dei tornado a causa delle loro dimensioni ridotte.

1)  Riguardo i dati degli USA non ci sono prove concrete che i tornado si verifichino più spesso.  Ne vengono segnalati molti di più rispetto al 1950 anche per via della popolazione aumentata, ma questo aumento è solo nella categoria più debole, gli EF0. Non c'è stato invece alcun aumento di quelli più forti e forse anche una leggera diminuzione dei tornado EF4 e EF5. Inoltre la tecnologia radar migliorata ci aiuta a identificare forti tempeste che potrebbero produrre tornado che decenni fa potrebbero non essere state rilevate.

trend forti tornado negli USA, cortesia di Anthony Watts
trend forti tornado negli USA, cortesia di Anthony Watts

2) Sono state riscontrate delle variazioni nella distribuzione dei tornado; secondo uno studio del 2014, la variabilità mensile dei tornado EF1 o superiori è aumentata dagli anni '70, con un numero crescente di mesi con più frequenti tornado e anche con quelli meno frequenti. La variabilità aumenta anche su scale annuali; ad esempio il 2011 è stato un anno con diversi tornado distruttivi seguito da un 2012 piuttosto calmo. 

3) Una variazione riguarda invece i focolai di tornado; secondo uno studio del 2016 i periodi da uno a diversi giorni con almeno sei tornado EF1 o superiori ravvicinati stanno aumentando; quasi l'80% di tutte le morti di tornado negli Stati Uniti sono associate a focolai. Come per la variabilità mensile e annuale, nessuno studio scientifico ha mostrato un legame tra l'aumento della variabilità su scala giornaliera e il cambiamento climatico.

4) Sono state riscontrate delle variazioni nella posizione. Un recente studio del 2021 ha rilevato che gli ambienti favorevoli ai tornado durante l'inverno sono aumentati nelle pianure meridionali e negli Usa di sud est. Allo stato attuale non è stato dimostrato che questo spostamento sia imputabile al cambiamento climatico. Resta da determinare come i fattori termodinamici possano influenzare questo spostamento. Secondo uno studio del 2014 il picco annuale primaverile dell'attività dei tornado nella Tornado Alley si è spostato indietro di almeno 10 giorni, dal 25 maggio al 14 maggio. Dall'Arkansas all'Alabama settentrionale, dove l'attività complessiva dei tornado è aumentata, questa tendenza non è stata osservata.

7) Uno studio del 2018 ha rilevato che negli ultimi 40 anni i tornado EF1 o superiori sono aumentati di frequenza dalla Louisiana al Missouri, a est del Mississippi e ad ovest degli Appalachi, zone dove si sono verificati molti tornado mortali e distruttivi. I tornado EF1 o superiori e le condizioni favorevoli ai tornado sono diventati meno frequenti dal Texas al Nebraska. 

8) Nel sud est degli USA molta gente vive in case prefabbricate o nelle case mobili. Qui i tornado hanno anche maggiori probabilità di colpire di notte quando molte persone dormono e i tornado in avvicinamento sono meno visibili.

9) Un'analisi del 2017 ha rilevato che gli impatti e la vulnerabilità media annuale dei tornado potrebbero essere da 6 a 36 volte superiori entro il 2100 rispetto al 1940, a seconda della posizione. Il più grande aumento previsto dall'Arkansas orientale agli Appalachi.

10) Sebbene il Global Warming sta aumentando l'energia a disposizione nell'atmosfera, si prevede anche che possa ridurre il wind shear a causa della diminuzione di gradiente polo-equatore. Questo potrebbe portare a una corrente a getto più debole e a un minor numero di tornado. Il calo del wind shear sarebbe compensato dall'energia a disposizione per cui avremmo temporali più forti con più intense grandinate e raffiche lineari più intense ma non necessariamente legati a tornado più forti.


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