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Facciamo il punto della situazione.
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Il mese di dicembre è stato caratterizzato da un asse di saccatura nel cuore dell'Europa; nel contempo i massimi di geopotenziale si sono spostati dalla Gran Bretagna verso l'Islanda e la Groenlandia. La mancanza di una solida radice del promontorio sub tropicale e lo spostamento troppo a nord dell'anticiclone hanno favorito un passaggio delle correnti artiche a nord delle Alpi; nel contempo si è aperta la porta atlantica con una serie di perturbazioni che hanno interessato la nostra Penisola.
Il finire del mese è dominato da un radicale cambiamento di scenario con lo sviluppo e potenziamento di un promontorio anticiclonico sub tropicale in Europa e conseguente ondata di caldo di Capodanno
Questo può essere correlato allo sviluppo di un'onda di Rossby dal Pacifico; la discesa dell'anticiclone siberiano verso l'Asia orientale e che ha prodotto gelo e nevicate record, ha generato una coppia di pressione che si oppone al movimento della terra (East Asian Mountain Torque positivo).
Il trasporto di quantità di moto verso l'alto accelera il jet stream in uscita dall'Asia orientale. L'energia che viene trasportata dalla nascente onda di Rossby, oltre a rafforzare il promontorio anticiclonico sulle Aleutine, raggiunge l'Atlantico dove si approfondisce una circolazione ciclonica che sollecita a sua volta il promontorio sub tropicale che interessa l'Europa.
Con i primi di gennaio l'estensione del jet Pacifico produrrà un cambio scenario sul Nord America; il blocco sul Pacifico occidentale tenderà ad essere eroso e portarsi verso Nord Est. Questo scenario è supportato dalla MJO in fase 7 e dalla PDO negativa. Una nuova ondata di freddo artico si porterà dapprima sul Pacifico occidentale e rotolerà poi verso gli USA orientali. L'ondulazione dell'onda di Rossby raggiungerà poi l'Atlantico; questa volta però il promontorio sub tropicale tenderà a retrocedere in Oceano consentendo l'arrivo di aria fredda in Europa a ridosso dell'Epifania.
Il diagramma di Hovmoller mostra il treno delle due onde di Rossby prima e dopo Natale
La stratosfera si presenta più fredda della media; il vortice stratosferico è più forte della media e tale dovrebbe proseguire nel corso del mese di gennaio. Tuttavia stratosfera e troposfera non comunicano, dunque la circolazione delle medie latitudini non è da essa influenzata. Questa disconnessione dovrebbe perdurare nelle prossime due settimane.
Questo lascia intendere che gennaio possa essere solo influenzato da forzanti troposferiche. Secondo il modello Ecmwf sembra aumentare la frequenza di regimi con NAO+ durante il mese di gennaio con un avvicendamento con casi di promontori atlantici.