Meteo. Uragani, calma piatta in Atlantico ma la situazione è in fermento
La stagione degli uragani atlantici 2022 si prevede piuttosto attiva ma fino a questo momento i mesi di luglio e agosto risultano essere tranquilli. Le ultime 2 stagioni sono state invece così attive che i nomi delle 21 tempeste disponibili all'inizio della stagione sono state esaurite. Tra i motivi di una potenziale stagione molto attiva deriva da La Nina per il terzo anno consecutivo, fenomeno che dovrebbe perdurare nei prossimi mesi; tuttavia ci sono altri fattori che hanno un peso non trascurabile e che stanno determinando una stagione fino a questo momento contro ogni previsione.
Il motivo di questa 'calma' è dovuto al fatto che le onde africane, spinte da un forte monsone africano, si infrangono contro gli effetti del TUTT (Tropical Upper Troposhpere Trought), una debole depressione in quota sull'Atlantico tropicale. Di conseguenza l'aumento del wind shear da ovest sopprime lo sviluppo tropicale attraverso il Mar dei Caraibi verso est durante il mese di agosto.
Le condizioni a larga scala sono state inoltre sfavorevoli alla convezione per via di una larga fetta dell'Atlantico caratterizzato da una scarsa umidità.
Altro motivo deriva dall'intrusione della sabbia dal Sahara; la sabbia ha un ruolo 'nocivo' per lo sviluppo ciclonico.
Questo andamento sembra migliorare in avvio di settembre in concomitanza del picco climatico. La Madden Julian Oscillation sull'Oceano Indiano consentirebbe l'inserimento di aria più umida ed una diminuzione della sabbia. Attualmente ci sono delle aree da monitorare; in particolare una è la 91L che potrebbe diventare una tempesta entro metà settimana muovendosi verso nord ovest coinvolgendo le Antille. Seguiremo circa lo sviluppo di un ciclone tropicale.