9 luglio 2020
ore 15:01
di Carlo Migliore
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 Per tutti
Russia dal caldo record alle alluvioni
Russia dal caldo record alle alluvioni

Clima davvero estremo quello che ha interessato la ex Unione Sovietica in questi ultimi due giorni. Il tutto è iniziato con un'intensa ondata di caldo che ha battuto alcuni record del passato. Uno fra tutti quello della città di Volgograd affacciata sul Volga famosa più che altro per il suo rigore invernale che ha toccato nella giornata dell'8 luglio i 41°C di temperatura massima ma ci era andata vicino anche il 7 luglio con 40°C. I 41°C sono stati invece abbondantemente superati raggiungendo la soglia dei 42.7°C a Yota città edificata sulla foce del Volga nei pressi del Mar Caspio. Questi picchi di temperature erano solo la conseguenza di un intenso richiamo di aria molto calda dalle basse latitudini innescato dall'avanzata di una intensa perturbazione associata ad un vortice freddo sul Mare del Nord.

E difatti poi sono arrivati i temporali, violenti e spesso accompagnati da grandinate. Le piogge sono state particolarmente forti nella regione di Mosca dove si sono verificate numerose alluvioni lampo. Caduti fino a 150mm in due ore con le conseguenze che possono facilmente immaginarsi, strade che diventano fiumi, auto intrappolate, vigili del fuoco impegnati in numerosi soccorsi. Lo straripamento di alcuni corsi fluviali ha addirittura travolto e trascinato via intere case.

A seguito dei temporali il crollo delle temperature passate in poche ore dai 38-40°C fino a 22-25°C con diminuzioni locali anche nell'ordine dei 20°C in meno rispetto alla giornata precedente. Insomma in 48 ore è accaduto davvero di tutto a conferma del fatto che ormai gli eventi estremi legati al cambiamento climatico sono diventati quasi la normalità.


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