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4 novembre 2021
ore 10:54
di Carlo Migliore
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L'estate del 2021 è stata la più calda mai registrata nel continente, con temperature medie di circa 1°C sopra la norma. Il calore elevato ha favorito migliaia di incendi e morti premature. I ricercatori hanno calcolato con che probabilità abbia potuto incidere la crisi climatica su questo evento estremo e il risultato è superiore ad ogni aspettativa.  Negli ultimi 150 anni, la frequenza di un'estate europea calda come quella del 2021 non è mai stata superiore a una volta ogni 10.000 anni. Ma dagli anni '90, con le emissioni di carbonio che hanno continuato a salire, la frequenza è aumentata vertiginosamente fino a raggiungere una volta ogni tre anni. Quindi il riscaldamento globale è stato determinante

L'analisi è un duro promemoria per i leader riuniti nel vertice sul clima Cop26 a Glasgow. Se i paesi non programmeranno riduzioni drastiche delle emissioni di carbonio entro il 2030 raggiungendo lo zero entro il 2050, il caldo record del 2021 potrà essere la norma delle estati europee entro la fine del secolo. Nikos Christidis del Met Office, che ha guidato l'analisi, ha dichiarato: "Questo tipo di risultati non è più sorprendente". "Gli eventi estremi sono la nuova norma", ha affermato il prof Petteri Taalas, capo dell'Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite. Ad agosto in Sicilia è stato registrato un record di temperatura europea di 48,8 °C . "Cop26 è un'opportunità decisiva per rimetterci in carreggiata", ha detto Taalas.


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