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13 novembre 2023
ore 7:13
di Francesco Nucera
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 Per esperti
Stagionali proposte dal multi system di Copernicus
Stagionali proposte dal multi system di Copernicus

Analizziamo il modello multi system di Copernicus  per avere qualche idea di massima sul tipo di circolazione emisferica che ci attende nel prossimo inverno.  Le ultime elaborazioni mostrano una prima parte più zonale (regime prevalente nAO+) rispetto alla seconda che invece sarebbe caratterizzata da anticicloni di blocco centrati tra nord Atlantico e Groenlandia. Questo tipo di andamento è vicino agli anni dominati da un El Nino moderato-forte come quello in atto e da una AMO positiva. La prima parte più zonale è anche correlata allo Indian Ocean Dipole positivo e alla presenza de El Nino. Il flusso più zonale vuol dire avere una prevalenza di correnti occidentali atlantiche più tese e con delle ondulazioni di passaggio sull'Europa meridionale, sul bordo orientale dell'anticiclone sugli Stati sud occidentali, come si evince dalle anomalie di precipitazioni sopra media su parte del Mediterraneo. Temperature sopra la media. Nella fase bloccata invece aumenterebbe la possibilità di discese fredde verso le medie latitudini.

Stagionali proposte dal multi system di Copernicus: precipitazioni
Stagionali proposte dal multi system di Copernicus: precipitazioni

Nello specifico dei vari modelli, Ecmwf mostra in avvio anticicloni secondo promontori atlantici in evoluzione sulla Groenlandia; con Ukmo invece l'inverno in dicembre sarebbe caratterizzato da una circolazione ciclonica in Atlantico in evoluzione a promontorio atlantico. Il Met Office e le Ncep sarebbero invece da NAO+ per tutto l'inverno con anticicloni addossati all'Europa occidentale.

L'inverno statisticamente sarebbe inoltre soggetto agli stratwarming, modulati dalla coppia El Nino/QBo orientale che aumenta la possibilità di improvvisi eventi di riscaldamento della stratosfera polare. Attualmente la stratosfera si presenta più forte della climatologia con primi coupling strato-troposferici. La media dei venti a 10 hPa mostra un suo indebolimento nel corso del mese di gennaio quando alcuni membri evidenziano una inversione, tipico degli anticicloni stratosferici polari.



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