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4 febbraio 2024
ore 23:53
di Carlo Migliore
tempo di lettura
2 minuti, 8 secondi
 Per tutti

L'inverno è mancato quasi del tutto sull'Italia in questa prima grossa fetta stagionale, se si escludono un paio di episodi freddi di breve durata il tempo è stato quasi sempre caratterizzato da condizioni climatiche miti e spesso anticicloniche, fredde solo localmente per le inversioni termiche. Quindi il termine più corretto per quello che ci aspetta è forse "Sta arrivando l'inverno" piuttosto che "Sta per tornare l'inverno" anche se il concetto potrebbe essere valido se ci trovassimo nel mese di dicembre e non in quello di febbraio. 

Comunque, quello che si preannuncia non sarà un semplice e breve episodio ma un periodo piuttosto lungo caratterizzato da condizioni più tipicamente invernali. L'incipit sarà mite perchè condotto da una depressione atlantica maturata in acque relativamente calde e affiancata al trasporto di una notevole quantitativa di vapore acqueo di matrice tropicale. I famosi atmosferic rivers di cui avrete sentito parlare in qualche nostro approfondimento, in caso contrario ecco di cosa si tratta. Aria molto umida dunque e condizioni depressionarie, sono l'ingrediente per forti precipitazioni sul Mediterraneo ed è quello che ci aspettiamo anche per l'Italia.

Inizialmente, giorni 9 e 10, come detto le correnti saranno miti perchè in arrivo dal nord Africa quindi la protagonista principale sarà la pioggia (anche temporali) assieme ai forti venti meridionali che soffieranno sul nostro Paese. La neve potrà cadere solo sulle Alpi a quote medie, altrove sarà esclusa salvo episodi sulle cime più alte dell'Appennino. Le precipitazioni potrebbero risultare particolarmente abbondanti (anche forti) al Nord e sulle regioni tirreniche.

Ma poi lo spostamento della saccatura verso l'Europa orientale inizierà a richiamare anche verso l'Italia le correnti fredde di matrice artica marittima che nel frattempo saranno affluite sull'Europa occidentale. Ciò dovrebbe iniziare a manifestarsi dal giorno 12. Quest'aria più fredda sarebbe in grado di alimentare ancora una certa instabilità sul nostro Paese ma con fenomeni più di stampo invernale e con la neve che dovrebbe tornare anche sull'Appennino centro meridionale.

Successivamente periodo 15-18 febbraio, l'analisi si fa più incerta, la circolazione dovrebbe continuare a essere caratterizzata da una configurazione di blocco in Atlantico con l'Italia ancora esposta a un flusso di correnti fredde  di matrice artica marittima o di matrice artica continentale e dunque ancora inserita in un regime di stampo invernale. In tale frangente non sarebbero da escludersi episodi nevosi fino a quote basse. Serviranno ancora molte conferme, seguiteci sempre.


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