Missione AIDA , così scongiureremo l'impatto di un meteorite sulla Terra
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Quanti film catastrofici abbiamo visto sull'argomento: Meteor, Deep Impact, Armagheddon sono tra i più recenti ma la storia cinematografica ne è piena. Uno dei maggiori timori per l'umanità che da decenni guarda allo spazio come una conquista ma anche come un pericolo, potrebbe essere alleggerito da questa nuova missione spaziale frutto della collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Europea ESA e l'agenzia spaziale americana NASA. Si chiama AIDA e non ha nulla a che fare con l'opera di Giuseppe Verdi, è l'acronimo di "Asteroid Impact and Deflection Assessment". Lo scopo è quello di testare la tecnica di impatto cinetico su un asteroide.
In cosa consiste la missione? Speronare con una sonda un piccolo asteroide con lo scopo di deviarne la traiettoria e raccogliere tutti i dati dell'operazione. L'asteroide in questione è un "sasso" di circa 170m di diametro che orbita attorno ad una luna più grande Didymos di 800m di diametro. Due sonde, La sonda AIM (Asteroid Impact Mission) ed una sua gemella DART, (double Asteroid Redirection Test) dovrebbero partire nel 2020 ed arrivare a destinazione nel 2022. DART (la sonda americana) dovrà speronare la piccola luna attorno a Didymos mentre AIM (la sonda europea) si poserà su Didymios per registrare tutti i dati relativi all'eventuale cambiamento di orbita, ai frammenti ed alle nuove traiettorie. L'impatto dovrebbe potersi vedere anche dalla terra.
In questo modo le agenzie spaziali europea ed americana sperano di capire meglio come comportarsi in caso di pericoloso avvicinamento alla Terra di uno di questi "near Earth object" così definiti dalla NASA e scongiurare un eventuale impatto catastrofico per la specie umana.