Ottobre anomalo: siccità estrema e incendi in Piemonte, situazione e previsioni meteo
Situazione sempre più critica in Piemonte, ottobre più siccitoso dal 1921
ore 17:22
Redazione 3BMeteo
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SICCITA' ESTREMA AL NORD-OVEST-Prosegue senza sosta questa lunga fase di tempo stabile e siccitoso che sta interessando le regioni di Nord-Ovest da ormai diversi mesi. Per risalire ad un giorno di precipitazioni diffuse su queste aree bisogna addirittura tornare indietro fino al 9 settembre; praticamente è quasi due mesi che tra Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria di Ponente non cade nemmeno una goccia di pioggia. Una situazione quasi paradossale in uno dei periodi statisticamente più piovosi dell'anno per questo settore della nostra Penisola. Come già spiegato in precedenti articoli, le cause principali di questa particolare e negativa anomalia pluviometrica, sono da attribuire alla posizione assunta dall'anticiclone nord-africano che, con i suoi valori massimi al suolo e in quota sulla Penisola Iberica, tende a proteggere le regioni alpine e il Mediterraneo occidentale dal consueto passaggio delle perturbazioni atlantiche, relegando quest'ultime a latitudini più elevate del Continente. Il Nord-Ovest si ritrova dunque sotto un flusso di correnti secche disposte prevalentemente dai quadranti nord-occidentali, con ripetute condizioni di foehn sui rilievi montuosi e con condizioni meteorologiche stabili e soleggiate. Dando per esempio uno sguardo alle statistiche climatologiche per la città di Torino (una delle più longeve a livello mondiale), sembrerebbe che un ottobre senza precipitazioni non si registrasse addirittura dall'ormai lontanissimo 1921.
INCENDI DEVASTANTI IN PIEMONTE, LA SITUAZIONE - E' ormai da oltre una settimana che il Piemonte occidentale è in ginocchio per una serie di incendi di origine dolosa che stanno provocando danni ingenti alla vegetazione e purtroppo anche a numerose frazioni di alcuni comuni di bassa montagna, dove vi sono state - tra l'altro - anche centinaia di evacuazioni degli abitanti locali. Le aree più interessate dalle fiamme sono quelle della Valle Orco e della Valchiusella nel Canavese, la medio-bassa Valsusa tra i comuni di Mompantero, Venaus, Susa, Rubiana, la Val Chisone tra i comuni di Cumiana, Cantalupa e Perosa Argentina e nel Cuneese nella Valle Stura nel comune di Pietraporzio, tutte aree alle prese con una prolungata assenza di piogge. I numerosi episodi di foehn che hanno interessato tutti questi settori negli ultimi 5-7 giorni (con raffiche anche superiori ai 100km/h), hanno ulteriormente peggiorato la situazione, tant'è che i Vigili del Fuoco e i volontari dell'AIB (con l'aiuto dei Canadair) hanno faticato non poco nelle operazioni di spegnimento delle fiamme: secondo i primi dati sembrerebbero andati a fuoco oltre 4000 ettari di terreno nella sola Valle di Susa.
POSSIBILI
PIOGGE NEL PROSSIMO FINE SETTIMANA AL NORD - Volgendo uno sguardo ai modelli numerici nel
medio-lungo termine, s'intravede la possibilità per l'arrivo di una
perturbazione nel prossimo weekend con un'avvezione di aria umida ed instabile
su diverse regioni della nostra Penisola. Una saccatura atlantica riuscirebbe
infatti ad interessare il Mediterraneo occidentale proprio nella giornata di
domenica evolvendo poi in goccia fredda sulla Francia nella giornata
successiva. Se ciò dovesse accadere, saremo di fronte ad una possibile svolta
sul fronte delle piogge per le regioni del Nord e per le Tirreniche, con anche
diffuse nevicate a quote medio-alte sui rilievi alpini. La perturbazione è
infatti seguita da aria di matrice polare-marittima, la quale andrebbe a
determinare anche un generale calo termico, più marcato al Nord-Ovest. Vista
però la distanza temporale ancora piuttosto elevata, vi consigliamo di seguire
quotidianamente i nostri aggiornamenti. Per maggiori dettagli consultate la sezione meteo Piemonte.