Paradisi distrutti dal turismo di massa, anche l'Everest coperto da una montagna di rifiuti.
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Vi ricordate la spiaggia del film "The Beach" delle Phi Phi Island, quel paradiso tropicale incontaminato che a causa della visibilità datagli dalla famosa pellicola è stata presa d'assalto da milioni di turisti ogni anno perdendo ogni sua caratteristica naturale?. Ebbene anche all'Everest è toccata la stessa sorte ed è incredibile perché parliamo di una zona impervia, fredda e non alla portata di tutti.
Ma tant'è che migliaia di persone in cerca di un brivido ogni anno si arrampicano sulle sue pendici lasciandosi alle spalle una scia di rifiuti di ogni genere. I campi di stazionamento in quota organizzati dalle guide turistiche sono delle vere e proprie discariche a cielo aperto, un disgustoso pugno nell'occhio. Secondo un rapporto del 2016, gli sherpa locali rimuovono ogni stagione circa 12.000 kg di feci umane, che vengono scaricate nei villaggi vicini creando non pochi problemi di inquinamento.
Per ovviare a questo disastro "innaturale" Sia il Tibet che il Nepal hanno implementato sistemi per cercare di incoraggiare gli scalatori ad essere più civili. Il Tibet ha adottato il sistema delle multe, fino a 100 dollari per ogni chilogrammo di rifiuti abbandonati, il Nepal invece addebita un deposito di 4.000 dollari per squadra di scalatori che viene rimborsato se ogni membro elimina almeno 8 chili di spazzatura.