13 settembre 2018
ore 16:25
di Carlo Migliore
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 Per tutti

A causa della definizione di pianeta, il 24 Agosto del 2006 l'Unione astronomica internazionale lo aveva declassato a pianeta nano, questo per le sue ridotte dimensioni, solo 1.188 km di diametro, più piccolo quindi della nostra Luna che ha un diametro di 1700km. Tuttavia e a farlo notare ci sono anche astronomi italiani del calibri di Federico Tosi, si potrebbe rivedere il concetto di pianeta e trovare un compromesso per riqualificare il povero estromesso.

Il pianeta nano Plutone torna in corsa per essere riqualificato
Il pianeta nano Plutone torna in corsa per essere riqualificato

La riscossa di Plutone era cominciata nel febbraio 2017, quando sei esperti statunitensi, tra i quali Alan Stern, avevano avanzato l'idea di rivedere la definizione di pianeta. Questo alla luce di nuove immagini ravvicinate di monti, canyon, crateri e altre formazioni geologiche di Plutone raccolte dalla missione New Horizons della Nasa. Lo stesso Stern, con l'astrobiologo David Grinspoon, lo scorso 8 maggio aveva scritto sul Washington Post che Plutone è uno dei quei mondi abbastanza grandi da essere stati modellati in una forma sferica dalla loro stessa forza di gravità. I corpi celesti più piccoli, come gli asteroidi e le comete hanno infatti una forma irregolare.

E poi nel sistema solare esistono altre incongruenze, per esempio corpi celesti del calibro di Ganimede (satellite di Giove), di ben 2600km di raggio, che a differenza del 1° pianeta del Sistema solare Mercurio (2400km) non vengono considerati tali. Insomma un po' di cose andrebbe riviste soprattutto alla luce di queste recenti ultime rivelazioni della missione Horizon. Un possibile compromesso potrebbe essere continuare a considerare i pianeti del nostro Sistema Solare otto, da Mercurio a Nettuno, ma definire corpi planetari quei corpi celesti che sono qualcosa di più che semplici asteroidi.


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