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18 luglio 2014
ore 16:13
di Edoardo Ferrara
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1 minuto, 46 secondi
 Per tutti

Con la nuova settimana Estate ancora in crisi - L'impulso fresco ed instabile in arrivo al Nord nella giornata di domenica metterà nuovamente in crisi la bella stagione con l'inizio della prossima settimana. L'anticiclone africano verrà infatti 'colpito ed affondato' con la formazione di un vortice ciclonico che dalla Valpadana muoverà verso Adriatico centrale, quindi Balcani. Avremo così rovesci e temporali sparsi questa volta non solo al Nord, ma anche al Centro e al Sud, il tutto accompagnato da un calo delle temperature con smorzamento della canicola di Domenica, sotto i colpi di tesi venti di Ponente o Maestrale ( si perderanno anche fino a 8-10°C ). Da mercoledì poi la pressione dovrebbe tornare ad aumentare favorend un graduale miglioramento da Ovest

La situazione attesa lunedì
La situazione attesa lunedì

Lunedì - Piogge e temporali sparsi al Centronord, localmente anche forti, va meglio sulla Sardegna sebbene con qualche fenomeno possibile specie sul comparto settentrionale dell'Isola. Inizialmente soleggiato al Sud, ma con rovesci in arrivo tra Campania, Molise, medio-alta Puglia entro il pomeriggio, occasionalmnente anche su basso versante tirrenico, Lucania e Salento a fine giornata. Tempeature in calo al Centronord, ancora caldo al Sud con punte di oltre 34-35°C su Puglia, Metaponto e versanti ionici in genere.

La situazione attesa martedì
La situazione attesa martedì

Martedì piogge e temporali sparsi specie su Nordest, al Centro e Sud peninsulare. Maggiori spazi soleggiati su ioniche ed Isole Maggiori, con fenomeni più occasionali e probabili su Sicilia tirrenica e Sardegna orientale. Inizilamente schiarite prevalenti anche al Nordovest, ma con nuovi locali temporali nel pomeriggio a partire dalle Alpi. Tempeature in calo anche al Sud.

E' ormai evidente come quest'anno le correnti instabili nord atlantiche riescano a penetrare agelvolmente il Mediterraneo centrale, spiazzando totalmente gli anticicloni subtropicali che non riescono ad imporre un predominio duraturo, come invece frequentemente successo nelle Estati dal 2000 in poi. In tal frangente la 'colpa' sarà anche di una nuova alta pressione in irrobustimento sulla Scandinavia, che costringerà il flusso atlantico a piegare verso il Mediterraneo.


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