27 luglio 2017
ore 13:40
di Carlo Migliore
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1 minuto, 2 secondi
 Per tutti

Nonostante il periodo di "minimo solare" che la nostra stella sta attraversando, quello che è accaduto il 23 Luglio esattamente alle 7 del mattino ora italiana, ci ha fatto capire che non si può mai dare nulla per scontato. Un gigantesco brillamento solare di classe x proveniente da una delle pochissime macchie solari attualmente presenti, è stato fotografato dalla sonda SOHO e trasmesso ai centri di calcolo della NASA. L'espulsione di massa coronale è partita fortunatamente dall'emisfero nascosto della nostra stella dirigendosi verso lo spazio aperto e verso Marte.

Gigantesco brillamento solare ma diretto verso lo spazio profondo
Gigantesco brillamento solare ma diretto verso lo spazio profondo

Se questo

brillamento

fosse arrivato solo due settimane prima, quando quella zona del sole affacciava verso di noi, avremmo rischiato di pagare le conseguenze di una tempesta geomagnetica. Come coincidenza, questa esplosione si è verificata a

5 anni precisi

dalla "super esplosione" del

23 luglio 2012

, l'imponente CME che venne paragonata dagli scienziati all'evento di

Carrington del 1859

, fortunatamente anch'essa partita dall'emisfero solare non rivolto verso la Terra. Insomma, in tanti si sono divertiti a prendere in giro il Ciclo Solare 24 per la sua presunta "debolezza", ma la realtà è un'altra: 

due brillamenti memorabili

proprio quando le zone attive non guardavano il nostro Pianeta.

Ci è andata bene

, ma molto bene!.



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