Redazione 3BMeteo
5 luglio 2017
ore 15:47
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La penisola di Yamal, evidenziata in rosso
La penisola di Yamal, evidenziata in rosso

Recentemente in Siberia sono apparsi due misteriosi buchi, a seguito di un'esplosione avvertita da un pastore locale, accompagnata da una torre di fuoco e da nubi nere di fumo. Gli scienziati hanno voluto approfondire la questione studiando la zona, la penisola di Yamal, di fronte al mar di Kara: si ritiene che uno dei buchi sia esploso all'inizio di quest'anno e l'altro nella mattinata del 28 giugno. La seconda esplosione è stata così forte che le stazioni sismiche nei paraggi ne hanno persino raccolto il segnale. Il nuovo cratere è largo almeno otto metri e profondo circa venti. A detta di alcuni, prima c'era una collina laddove ora è avvenuta l'esplosione. 

Gli scienziati stanno valutando se l'esplosione sia riconducibile al gas metano, presente nel sottosuolo; molte regioni dell'Artico hanno il metano bloccato nel loro permafrost. Lo scongelamento del permafrost, spesso per cause naturali ma anche a causa dei processi esasperati dell'uomo, può far sì che questo gas tenda a 'sfogarsi'. Questo territorio era assolutamente piatto fino a due anni fa. Nel 2016 si sono notate le prime protuberanze, dove poi si sono verificate le esplosioni. Il rilascio di metano non è solo pericoloso per via delle esplosioni, difficili da prevedere; il metano potrebbe anche avere un effetto importante sui cambiamenti climatici. Dopo tutto, proprio come l'anidride carbonica, anche il metano è un gas serra.


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