27 dicembre 2018
ore 6:30
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Le foto delle case crollate e lesionate nella frazione di Fleri a causa del terremoto di magnitudo 4.8 (5.0 secondo USGS)  che nella notte del 26 dicembre ha colpito le pendici sud orientali dell'Etna, sono tristemente sovrapponibili a quelle che furono scattate nell'Ottobre del 1984, 34 anni fa nella stessa identica zona dopo che due forti scosse di terremoto con una magnitudo simile colpirono il comune di Zafferana

Terremoto a Zafferana Etnea e Fleri, danni come nel 1984 (fonte strettoweb)
Terremoto a Zafferana Etnea e Fleri, danni come nel 1984 (fonte strettoweb)

Allora si parlava più della scala Mercalli che di quella Richter, un'abitudine tutta italiana che dava una stima dei danni ma non dell'energia. Quei due terremoti dell'ottobre 1984, precisamente il 19 ed il 25 Ottobre furono catalogati come ottavo grado Mercalli. I danni riportarti al patrimonio edilizio di Zafferana e la frazione di Fleri furono ingenti, a Fleri il 70% delle abitazioni fu dichiarato inagibile. Fortuna volle che la scossa del 25 Ottobre, registrata alle 2.11 della notte,  la più forte della serie, fu preceduta da diverse scosse minori che indussero anche i più coraggiosi a scendere di casa e passare la notte nelle automobili. Quando gli edifici furono squassati la maggior parte delle case era deserta e non vi furono vittime, ma solo qualche ferito. 

La chiesa di Fleri dopo il terremoto del 1984
La chiesa di Fleri dopo il terremoto del 1984

Oggi la storia si è ripetuta, come allora la grande scossa è arrivata nella notte ma senza nessun preavviso cogliendo tutti di sorpresa ma per fortuna non ci sono state vittime. Crolli negli edifici in muratura, danni gravi a quelli più antichi, come allora è crollata parte della vecchia facciata della chiesa che nel 1984 fu dichiarata inagibile e restituita nuova, affianco, ai fedeli dopo 6 lunghi anni. Molte delle case già danneggiate 34 anni fa hanno riportato gravi danni.

I danni provocati dalla scossa del 26 dicembre alla stessa chiesa
I danni provocati dalla scossa del 26 dicembre alla stessa chiesa

Quando un terremoto di magnitudo 4.8 ad una profondità di soli 1.2km colpisce la superficie è come essere disarcionati da un cavallo. Uno scuotimento violento di pochi secondi che non lascia nemmeno il tempo di pensare a cosa fare, deve solo andarti bene. Questi sono terremoti che non hanno nulla a che vedere con quelli tettonici come quello del Belice o quello di Reggio e Messina, per non allontanarci dall'isola. I terremoti vulcanici colpiscono con violenza aree molto piccole e non percorrono grandi distanze in superficie, l'onda sismica si attenua rapidamente. Il 21 agosto del 2017 un sisma vulcanico di magnitudo 4.0 colpì come ricorderete l'isola di Ischia e fece moltissimi danni e purtroppo anche due vittime a Casamicciola. La scossa non fu avvertita nemmeno in alcune parti dell'Isola. Terremoti localizzati e violenti contro cui può vincere solo la prevenzione, l'edilizia armata ben progettata, quella regge, l'edilizia in muratura no!. Purtroppo ci fa male constatare che nonostante le lezioni, anche numerose del passato, nulla sia veramente cambiato.


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