Tornado sulla Riviera del Brenta: cause scatenanti
2 minuti, 0 secondi
Nel pomeriggio di Mercoledì 8 Luglio 2015, gran parte del Veneto è
stato interessato da un episodio di severo maltempo con rovinose
grandinate tra vicentino ed alto padovano, mentre un violento tornado si è abbattuto poco ad Ovest di Venezia, sulla Riviera del Brenta. Dopo moltissimi giorni all'insegna dell'alta pressione nord africana con
temperature elevate e tassi di umidità alle stelle, l'approssimarsi
di fronte freddo atlantico ha favorito la genesi di un isolato ma potente
temporale sull'alta pianura veneta.
Le condizioni di partenza al suolo erano a dir poco ESPLOSIVE: valori di
temperatura diffusamente intorno ai 33-35°C, temperature di rugiada al mattino di 26-27°
lungo la costa veneziana, CAPE (energia potenziale disponibile alla convezione)
oltre 3000-4000 J/kg indice di possibili temporali severi. Un mix esplosivo che ai primi refoli di aria
fresca in quota ha dato la miccia al notevole carburante presente nei
bassi strati.
Le
condizioni presenti hanno quindi rapidamente degenerato la cella
convettiva del vicentino, in una pericolosissima supercella tornadica che nell'entroterra veneziano ha dato il peggio di sé poco dopo le
17.
Una
zona, quella del Veneto centrale, già nota in passato ad eventi
vorticosi, ove spesso si crea una stretta CONVERGENZA CICLONICA di
venti al suolo al passaggio di saccature atlantiche, tra Scirocco
mite ed umido dal mare con aria più secca e fresca in arrivo da
pianure interne e rilievi alpini. Quest'aspetto, insieme ovviamente a molti altri, è fondamentale ed il più importante nella genesi di temporali aventi rotazione antioraria al loro interno e in grado quindi a sviluppare fenomeni vorticosi.
Intorno alle 17.30 ha
preso quindi vita una breve ma violentissima tromba d'aria che ha
lasciato una lunga scia di distruzione tra i comuni di Pianiga, Dolo
e Mira, per poi dissiparsi in prossimità della costa.
Un evento non nuovo per la pianura veneta centro-orientale come
detto. Basti pensare al tornado di Venezia del settembre 1970, o ai
più recenti episodi di Salboro (PD) nel luglio 2008 e Riese Pio X
(TV) nel giugno 2009 entrambi classificati come EF3. Una situazione
quindi che anche in futuro non è da escludere possa riproporsi con
la medesima intensità, a maggior ragione se i periodi estivi
continueranno ad essere contraddistinti dall'invadenza sulla nostra
Penisola dell'anticiclone nord africano.