10 giugno 2018
ore 12:23
di Manuel Mazzoleni
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54 secondi
 Per tutti
Rappresentazione grafica del nuovo satellite - ESA
Rappresentazione grafica del nuovo satellite - ESA

Tutto pronto per il lancio del nuovo satellite della Esa, programmato per il prossimo 21 agosto. Denominato Aeolus sarà in grado di tracciare le correnti atmosferiche, al fine di monitorare la circolazione su tutta la Terra. Dati utili anche per lo studio dei cambiamenti climatici e dei fenomeni estremi. Ma anche per prevedere dove viaggiano l'inquinamento e le nubi delle eruzioni vulcaniche. Secondo il direttore del programma Osservazione della Terra dell'Agenzia spaziale europea, la tecnologia messa in campo dall'Esa per lo studio climatico non ha eguali. Nemmeno alla Nasa.

Il nuovo satellite analizzerà da circa 320 chilometri la nostra atmosfera misurando la forza e la direzione dei venti. I dati, inviati entro tre ore, saranno utili per migliorare le previsioni meteo, i modelli climatici legati anche a eventi come El Nino, i tragitti globali dei gas inquinanti prodotti dalle attività umane e delle nubi dalle eruzioni vulcaniche. Permetterà inoltre di misurare la composizione e le altezze alle quali si muovono, sia gli aerosol che le nuvole.

Analizzerà i venti ma anche nubi e aerosol
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