Violento terremoto di 7.9 nel golfo dell'Alaska, rientrato allerta tsunami
Scossa inizialmente valutata come 8.2 rettificata poi a 7.9. Emanato un allerta tsunami poi rientrato nel pomeriggio.
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Una scossa di terremoto di alta energia, classificabile come violenta, è stata registrata alle 10.31 ora italiana nel golfo dell'Alaska (Stati Uniti) l'epicentro 600km a Sud di Anchorage, l'ipocentro a 10km di profondità. La magnitudo stimata inizialmente da USGS è stata di 8.2 sulla scala Richter, INGV dava invece una magnitudo di 7.6, l'USGS ha poi rettificato la magnitudo a 7.9. Si tratta di un sisma molto forte, in grado di produrre uno tsunami, confermato dal fatto che una boa di segnalazione prossima all'epicentro ha evidenziato uno spostamento verticale dell'acqua di 32 piedi, ben 10 metri. Per questo motivo in un primo momento è stato diramato un allerta Tsunami dalla costa dell'Alaska alla Columbia Britannica e il confine con lo Stato di Washington, e fino al confine con il Messico e la costa delle Hawaii. Allarme poi rientrato nelle prime ore del pomeriggio con la cancellazione dell'allerta.
tsunami sirens going off in kodiak after the earthquake, i usually only ever hear the weekly siren test at 2pm on wednesdays so hearing it at 1am on tuesday is actually terrifying!! pic.twitter.com/ea5y7U6xnf
— kylie j (@scarygirI) 23 gennaio 2018
L'Alaska è stato teatro di uno dei più forti terremoti della storia, il 27 Marzo del 1964 un sisma di magnitudo 9.2 della durata di quasi 5 minuti colpì vicino Anchorage radendola al suolo e facendo 140 vittime di cui la maggior parte per lo tsunami che si propagò lungo tutta la costa del pacifico da Perù, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Giappone, Messico e Antartide. La più grande ondata di fu registrata a Shoup Bay, in Alaska, con un'altezza di circa 220 piedi (67 m) e fu dovuta a una frana.
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