Siamo Meteo ufficiale del giro d'Italia
SCOPRI IL GIRO
18 gennaio 2024
ore 23:47
di Carlo Migliore
tempo di lettura
2 minuti, 38 secondi
 Per tutti

Non c'è verso che l'inverno riesca a prendere la giusta piega sull'Italia. Brevi parentesi fredde e nemmeno troppo non potranno ribaltare una situazione che per il momento vede i mesi di dicembre e di gennaio come tra i più caldi mai registrati. A conferma di questo andazzo decisamente anomalo, dopo l'ondatina di aria artica che interesserà la Penisola tra venerdì e sabato, una nuova bolla di aria calda di matrice sub tropicale risalirà dal nord Africa per insediarsi sul Mediterraneo. Questo ennesimo cambio di circolazione sarà causato da una ricompattazione del vortice polare stratosferico che costringerà il flusso perturbato atlantico a salire di latitudine lasciando più spazio alla risalita degli anticicloni.  La rimonta dell'alta pressione è attesa sul comparto iberico già nel corso del weekend poi questo cuneo si estenderà all'Italia tra domenica e l'inizio della prossima settimana per affermarsi saldamente sul Mediterraneo.

Le previsioni deterministiche oltre il 4-5° giorno non sono attendibili. Per avere un'idea del quadro generale della situazione possiamo affidarci solo ad un'analisi probabilistica. Lo scenario dei cluster non lascia dubbi almeno fino alle giornate del 27/28 gennaio con una prevalenza netta di tutti i membri verso una struttura anticiclonica ben salda e inattaccabile

Si profila dunque tempo stabile per l'Italia da lunedì 22 a domenica 28 con le consuete limitazioni degli anticicloni invernali ovvero, formazioni di foschie, nebbie e nubi basse che si faranno sempre più insidiose col passare dei giorni. In particolare già da martedì nubi basse potrebbero interessare la Liguria e parte dell'area tirrenica mentre da metà settimana foschie e nebbie potrebbero essere persistenti sulla Valpadana. Il contesto climatico sarà molto mite con temperature massime molto superiori alla media soprattutto su colli e monti, a causa di zeri termici che sono previsti arrivare fino alla quota di 3800/4000m, valori davvero anomali per il mese di gennaio. Anche le minime saranno in aumento pur se condizionate dalle inversioni termiche nelle valli, a tal riguardo gelate anche forti saranno possibili fino a inizio settimana sulle pianure del Nord.

Detto questo passiamo a vedere quando questa configurazione potrebbe cambiare e lo facciamo ancora una volta analizzando i cluster per gli ultimi giorni del mese. Pressoché tutti i membri, sono concordi nel vedere la risalita dell'anticiclone sub tropicale verso il centro nord Europa. Ciò aprirebbe la possibilità per l'aria fredda presente sul nordest europeo di scendere verso l'Europa meridionale. Il modello deterministico americano GFS va in quella direzione ma non è detto che queste correnti possano raggiungerci. Nell'ambito della casistica, l'Europa sud orientale, quindi Balcani, Grecia e Turchia è sicuramente più favorita dell'Italia.

A questo punto non conviene andare ad analizzare i giorni successivi in quanto legati a ciò che potrà avvenire il 29. Chiudiamo dunque questa analisi concludendo che per l'intera prossima settimana avremo sicuramente a che fare con l'alta pressione mentre per quella successiva si apre qualche chance di cambiamento, ma ancora tutta da verificare. Seguiranno altri aggiornamenti.


Seguici su Google News


Articoli correlati