16 novembre 2022
ore 9:27
di Edoardo Ferrara
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 Per tutti

AVVIO DELLA MISSIONE ARTEMIS 1 DELLA NASA, OBIETTIVO LUNA - Stamattina alle ore 7:47 italiana è partita ufficialmente la missione Artemis 1 della NASA, dopo quasi tre mesi di rinvio, con il lancio dell'enorme razzo Space Launch System (SLS, alto quasi 100 metri) insieme alla capsula da trasporto Orion. Quest'ultima è progettata per trasportare in futuro equipaggi sulla Luna. L'attuale missione invece è totalmente priva di equipaggi e controllata interamente dai sistemi di terra presso il Kennedy Space Center dell'agenzia spaziale in Florida; tuttavia all'interno della capsula Orion sono presenti tre manichini per analizzare e testare le forze e le radiazioni a cui sarebbero soggetti i corpi umani.

LE FASI DELLA MISSIONE - Una volta lanciato il razzo SLS, dopo pochi minuti si sono distaccati due razzi più piccoli (comunque alti quanto un palazzo di 15 piani e chiamati Solid Rocket Booster, SRB) contenenti il propellente necessario per la spinta iniziale del razzo dalla base di lancio oltre l'atmosfera. Una volta giunti ad una distanza di 170 km dalla Terra si distaccherà anche quello che viene definito il Core Stage, contenete il serbatoio principale per la spinta successiva e simile ai grandi serbatoi arancioni cui erano collegati gli Shuttle. Gli SRB e il Core Stage precipiteranno rispettivamente in Atlantico e sul Pacifico e non verranno recuperati. 

A quel punto dell'enorme razzo rimarrà il modulo superiore su cui è collegata la capsula Orion la quale, dopo una temporanea orbita attorno alla Terra, attiverà i propri motori e si distaccherà dal razzo SLS viaggiando in direzione della Luna per oltre 380.000km. In questa fase dal modulo superiore del razzo verranno sganciati anche dieci piccoli satelliti Cubesat utilizzati per compiere diversi esperimernti e test, tra cui quello di controllo dello stadio superiore del razzo tramite il satellite ArgoMoon, realizzato dall'azienda spaziale italiana Argotec.

Il viaggio di Orion verso la Luna durerà circa 10 giorni. Una volta avvicinatosi al satellite, a una distanza di soli 100km dalla superficie, sfrutterà l'effetto fionda gravitazionale per impostare successivamente un'orbita lunare retrograda, ossia in senso opposto alla rotazione della Luna: in questa fase verrà raggiunta una distanza di ben 64000km dal nostro satellite, il punto più lontano mai testato per una capsula progettata per contenere un equipaggio (precedente record 16.000km con la missione Apollo 13). Dopo alcuni giorni di orbita lunare, Orion riattiverà i motori e riprenderà il viaggio verso la Terra, il cui epilogo è previsto sull'Oceano Pacifico, dove verrà recuperato. La missione dovrebbe durare in totale 25-26 giorni ma la durata potrebbe variare in funzione delle circostanze. 

GLI OBIETTIVI DELLA MISSIONE - L'obiettivo principale è quello di testare la sicurezza dei veicoli, ovvero sia il razzo SLS che la navetta Orion montata in testa, nell'arco di tutte le fasi di volo, oltre che i potenziali effetti sull'equipaggio e l'efficacia della nuova orbita lunare retrograda che verrà tracciata. Qualora Artemis 1 si rivelasse un successo, la missione successiva Artemis 2 ripecorrerebbe le stesse fasi ma con un equipaggio di 4 persone a bordo di Orion. Contestualmente, in orbita intorno alla Luna dovrà essere costruito il cosiddetto Lunar Gateway: una base orbitale con lo scopo di ospitare equipaggi, strumentazioni e per fare attraccare Orion e altri veicoli spaziali, compresi quelli che porteranno fisicamente gli astronauti sulla Luna.

I RITARDI DI ARTEMIS 1 - Il lancio era previsto inizialmente il 29 agosto scorso, rinviato al 3 settembre per via di un problema ai motori. Anche il secondo tentativo tuttavia fallì a causa di una perdita di idrogeno in fase di approvigionamento del carburante nei serbatoi. A questo punto il razzo era stato quindi riportato nell'edificio Vehicle Assembly Building (VAB) per un controllo generale e per sostituire le batterie necessarie al funzionamento del sistema di interruzione del volo (il cosiddetto FTS). Questa funzione di sicurezza permette di distruggere il razzo qualora dovesse uscire dalla rotta prevista e minacciare la sicurezza delle aree abitate sulla Terra. Appuntamento dunque rimandato al 14 novembre quando tuttavia ci ha pensato la tempesta Nicole a fermare il tutto, con danni lievi ai moduli, fino ad arrivare a questa mattina. Ecco la diretta della missione Artemis 1: 


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