10 maggio 2021
ore 15:56
di Lorenzo Badellino
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La centrale di Chernobyl
La centrale di Chernobyl

Secondo un'intervista rilasciata dal chimico dei materiali nucleari all'Università di Sheffield, Neil Hyatt,  alla rivista Science, da alcuni giorni sono riprese le reazioni di fissione nucleare all'interno del reattore 4 della centrale di Chernobyl. La situazione è confermata da un numero crescente di neutroni rilevato dai sensori, come se ci fossero tizzoni in un barbecue. 'Ci sono molte incertezze, ma non possiamo escludere la possibilità di un incidente', ha riportato Maxim Saveliev, dell'Istituto per i problemi di sicurezza degli impianti nucleari di Kiev, precisando che 'il conteggio dei neutroni aumenta lentamente'.

Gli scienziati del governo ucraino stanno cercando di capire se tali reazioni potranno esaurirsi da sole o se sarà necessario un intervento per scongiurare un incidente, anche se non si parla di conseguenze paragonabili a quello che accadde 35 anni fa, ma di un evento molto più contenuto. Quando si è sciolto il nucleo del reattore, le barre di uranio usate come combustibile, il loro rivestimento di zirconio, le barre di grafite, e sabbia si sono riversate, come lava. Sono precipitate nella cantina dell'ingresso del reattore dove si sono pietrificate in quello che viene definito Fcm (Fuel containing material) in cui si trovano 170 tonnellate di uranio irradiato.

Il sarcofago costruito intorno al reattore un anno dopo l'incidente aveva lasciato passare l'acqua piovana che rallenta i neutroni e aumenta la probabilità di uno scontro con l'uranio, quindi di generarne altri a catena attraverso la fissione del nucleo dell'uranio. Durante le forti piogge si è osservato che il contatore dei neuroni segnava picchi, per poi tornare però ai livelli normali con il cessare delle precipitazioni. Il nuovo manto avrebbe dovuto proteggere il reattore anche dall'acqua, e così ha fatto.

Fino a che in alcuni punti, i neutroni hanno ricominciato a crescere, arrivando quasi a raddoppiare in quattro anni, in corrispondenza della stanza 305/2. L'ipotesi è quella che con l'asciugarsi dell'Fcm, siano più facili gli scontri fra neutroni e atomi di uranio. Se così fosse, la reazione di fissione potrebbe accelerare anche esponenzialmente, arrivando a rilasciare energia nucleare in modo non controllato, anche se sarebbe scongiurato un evento della portata di quella del 1986.


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