2 marzo 2020
ore 10:19
di Manuel Mazzoleni
tempo di lettura
1 minuto, 47 secondi
 Per tutti

"Non tutto il male vien per nuocere", recita un famoso proverbio. Se da un lato l'emergenza coronavirus ha scatenato panico in molti stati del globo, con un numero sempre crescente di contagi e morti, dall'altro ha portato effetti positivi tra cui un'evidente e benefica riduzione dell'inquinamento in Cina. Le recenti foto diffuse dalla Nasa mostrano come la concentrazione di NO2 ( biossido di azoto) sia crollata su tutto il Paese. 

LE CAUSE DEL MIGLIORAMENTO - Merito, soprattutto, del rallentamento economico provocato dalla diffusione del virus che ha costretto gran parte delle fabbriche cinesi a bloccare la produzione e non meno a ridurre gli spostamenti su strada. Si stima che il virus abbia contagiato circa 80mila cinesi con oltre 2800 morti. Secondo gli esperti della Nasa è la prima volte che nel Paese cinese si vede un miglioramento così marcato della qualità dell'aria. Già nel 2008 la precedente crisi aveva avuto effetti simili, anche se più graduali e meno incisivi rispetto a quanto sta succedendo ora. Sempre secondo fonti locali la concentrazione del NO2 nelle ultime 3 settimane è ben il 25% in meno rispetto lo stesso periodo dello scorso anno. 

IMPATTO ANCHE SUL CLIMA GLOBALE - Lo stop delle attività produttive cinesi ha e avrà un impatto anche sul clima globale. Si stima infatti che le emissioni di CO2 generate dalle fabbriche cinesi in 3 settimane è equivalente al quantitativo prodotto dallo stato di New York in un intero anno. Il coronavirus ha portato a un sensibile rallentamento del settore edilizio, il che ha comportato una riduzione della domanda di acciaio e di altri materiali. Le raffinerie petrolifere stanno producendo meno carburante rispetto ai ritmi ordinari in quanto i camion che trasportano merci sono costretti a stare fermi, così come i voli che sono in media 13.000 in meno al giorno.

 Per concludere, tuttavia, le restrizioni imposte dal coronavirus stanno portando a una riduzione tra il 15 e il 40 % della produzione nei settori industriali chiave del Paese, un duro colpo per l'economia della Cina.


Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati