13 febbraio 2024
ore 9:36
di Francesco Nucera
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 Per tutti

Torniamo nuovamente ad occuparci dell'Amoc dal momento che un nuovo studio di Van Westen et al. è stato da poco pubblicato su Science AdvancesIl lavoro è il risultato di un importante sforzo computazionale basato sull'esecuzione di un modello climatico che tenta di capire quanto siamo vicini al punto critico di interruzione dell'AMOC. Simulando i cambiamenti su un periodo di 2.000 anni attraverso modelli computerizzati del clima globale si è scoperto che un lento declino può portare a un  collasso improvviso dell'AMOC in meno di 100 anni, con impatti globali; non viene specificato quando. Non ci sono ancora dati sufficienti per dire se ciò accadrà nel prossimo anno o nel prossimo secolo anche se diversi indicatori dicono che ci stiamo avvicinando.

Cosa è l'AMOC. L'AMOC o Atlantic Meridional Overturning Circulation è una rete di circolazioni oceaniche molto complesse che trasporta acqua calda dai tropici verso le latitudini polari; e' conosciuta anche come circolazione termoalina atlantica. Sulla strada verso il Polo questa acqua calda si raffredda e sprofonda, torna verso sud e il ciclo si ripete. Il punto più importante è che l'AMOC si combina con la Corrente del Golfo. La Corrente del Golfo è una corrente calda oceanica e ha origine dal Messico, scorre verso nord lungo la costa orientale degli USA per poi piegare verso est ramificandosi. Questa corrente poi procede verso l'Europa dove mitiga il clima. La corrente forma un grande cerchio chiamato Vortice del nord atlantico. La parte che va dalla costa orientale degli USA all'Europa non è la Corrente del Golfo anche se viene chiamata così per semplicità. Una simil corrente c'è anche nel Pacifico e viene detta corrente di Kuroshio. (vedi qui come si indebolisce)

Il lavoro conferma che l'AMOC ha un punto critico oltre il quale si interrompe se il Nord Atlantico viene 'diluito' con acqua dolce. Trovarsi in un punto critico significa che un piccolo cambiamento può portare ad una grande reazione. Questo punto critico è stato descritto per la prima volta da Stommel nel 1961. Lo studio non è una previsione futura ma traccia la curva di stabilità di equilibrio dell'AMOC, da cui è stato sviluppato un indicatore di allarme precoce.

Diversi studi precedenti hanno concluso che questa circolazione si indebolisce man mano che il riscaldamento globale aumenta e le acque superficiali del Nord Atlantico diventano meno dense. Questo particolare studio trova evidenza circa il rischio di una imminente interruzione di questa circolazione.

Il rapporto dell'IPCC attribuisce solo una probabilità del 10% al blocco dell'attuale sistema prima del 2100. Ma i loro modelli potrebbero essere troppo conservativi quindi la probabilità sarebbe decisamente più alta. Il  problema di fondo infatti non è se si è sicuri che ciò accadrà quanto quello di escluderlo con una probabilità del 99,9%. 

Lo studio fornisce delle simulazioni sugli impatti di un collasso AMOC sul clima anche se considerati isolatamente e non combinati con gli effetti del riscaldamento globale indotto dalla CO2. La maggior parte degli impatti si avrebbe in Europa. I risultati di questi lavori e le relative conseguenze andrebbero prese tuttavia con molta cautela.



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