Combattere il cambiamento climatico? A che punto siamo?
Dalla prima conferenza globale sul cambiamento climatico tenutasi a Toronto nel 1988 sono passati ben 30 anni, cosa è stato fatto di concreto fino ad ora?.
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Quando nel 1988 i leader mondiali convocarono la loro prima conferenza globale sul cambiamento climatico, a Toronto, la temperatura superficiale della Terra era di poco più di mezzo grado sopra la media secondo le misurazioni della NASA mentre le emissioni globali di gas serra ammontavano a circa 30 miliardi di tonnellate di biossido di carbonio all'anno, escludendo quelle derivanti dalla deforestazione e dall'uso del suolo.
Preoccupati per il suo accumulo, gli scienziati e i politici riuniti chiesero al mondo di ridurre le emissioni di CO 2 di un quinto. Questo ovviamente non è avvenuto. Quasi 10 anni più tardi, nel 1997, quando i diplomatici del clima delle principali nazioni del mondo si riunirono per negoziare una serie di tagli alle emissioni a Kyoto, in Giappone, le emissioni erano salite a circa 35 miliardi di tonnellate e la temperatura della Terra era di circa 0,7 gradi più alta della media.
Da allora sono passati quasi 20 anni prima della successiva svolta quando, poco più di due anni fa il 13 Dicembre del 2015, i diplomatici provenienti da tutto il mondo si sono riuniti a Parigi per un nuovo accordo contro il cambiamento climatico, sottoscritto da 196 paesi. Nel frattempo la temperatura superficiale mondiale era già di circa 1,1 gradi più alta della media e le emissioni di gas serra ammontavano a poco meno di 50 miliardi di tonnellate. Attualmente a due anni di distanza dall'entrata in vigore degli accordi di Parigi, prevista nel 2020 gli Stati Uniti con il presidente Trump non risultano più tra i sottoscrittori dell'accordo.
Questa breve cronistoria non serve a dimostrare il fallimento delle politiche diplomatiche che hanno certamente fatto del loro meglio, ma indica che a ben 30 anni di distanza, non siamo stati capaci di fare ancora nulla di concreto. Forse perché abbattere l'utilizzo dei combustibili fossili richiederebbe strategie troppo costose o più semplicemente perché ogni paese si aspetta che comincino gli altri senza prendere l'iniziativa per primo. Di fatto siamo attualmente a zero e sia la temperatura media che la quantità globale di gas serra, continuano ad aumentare.