9 maggio 2022
ore 13:01
di Lorenzo Badellino
tempo di lettura
1 minuto, 8 secondi
 Per tutti
Immagine di archivio
Immagine di archivio

Da alcuni giorni incendi devastanti stanno prendendo di mira la regione centrale della Siberia, in particolare il distretto di Krasnoyarsk, nella Russia orientale. Interi villaggi sono andati distrutti, divorati dalle fiamme alimentate da forti venti con raffiche di oltre 100km/h, tanto che è stato dichiarato lo stato di emergenza. Sale a otto il bilancio delle vittime. Tre persone hanno perso la vita nel villaggio di Talashanka, circa 200km a nord della città di Krasnoyarsk, due nel villaggio di Nikolsk, 300 chilometri ad ovest della stessa, altre tre in un edificio residenziale nella a Tyazhinsky. Sale a 19 invece il numero delle persone ferite, ricoverate in ospedale, tra cui sei vigili del fuoco.


Per far fronte agli incendi così estesi, favoriti anche da un lungo periodo di siccità, sono stati impegnati 400 vigili del fuoco con l'ausilio di un centinaio di auto cisterne, giunte in soccorso anche da territori limitrofi. Non è possibile in questa fase utilizzare mezzi aerei, a causa dei venti che soffiano violenti. Si contano al momento 273 incendi che interessano 18 territori municipali, con oltre 500 edifici residenziali che sono andati distrutti e 1000 ettari di terreno divorati dalle fiamme.


Fino ad ora i soccorritori sono riusciti ad arginare le fiamme in quattro distretti, quelli di Bogotolsk, Kozulsk, Sharypovsk e Abansk.



Seguici su Google News


Articoli correlati