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26 novembre 2019
ore 17:10
di Carlo Migliore
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Il Ticino esondato a Pavia (fonte foto ANSA)
Il Ticino esondato a Pavia (fonte foto ANSA)

Dopo le criticità in Piemonte la piena del Po e dei suoi affluenti attraversa Lombardia ed Emilia Romagna ed è attesa in Veneto,  permane l'allerta rossa per il pericolo di esondazioni

In Lombardia - Pavia: Nella notte il il Ticino è esondato nel rione del Borgo Basso: l'acqua è salita per alcuni centimetri in via Milazzo, la strada che si affaccia sul fiume. Questa mattina gli operatori della Protezione Civile e gli addetti del Comune hanno aiutato i residenti della zona a uscire di casa. Intanto al Ponte della Becca il Po oscilla da questa mattina intorno a 5,85 metri sopra lo zero idrometrico. La soglia di allarme rosso, a più 5,50, è stata raggiunta nel corso della notte. Il grande fiume è già esondato in parte delle aree golenali. Le maggiori preoccupazioni sono vissute dagli abitanti della frazione Vaccarizza del comune di Linarolo. 

Cremona: l'ondata di piena, dopo le precipitazioni dei giorni scorsi, è attesa tra le 15 e le 16. Ma la violenza e la furia del grande fiume si sono già fatte sentire. E vedere. Le aree golenali attorno alla città sono state quasi totalmente riempite dall'acqua e martedì mattina le Società Canottieri lungo il fiume sono state inondate, con danni alle strutture ma anche alla vegetazione al loro interno. Le Colonie Padane, luogo di ritrovo estivo dei cremonesi, recentemente messo a nuovo, sono sommerse dal fiume: giochi per bambini, panchine e oggetti galleggianti sull'acqua torbida del Po.

In Emilia RomagnaFerrara: sono circa venti le persone che verranno evacuate oggi pomeriggio dalle loro abitazioni, per via dello stato di allerta dovuto all'innalzamento del livello del fiume su tutta l'asta principale. Tutti cittadini che abitano nelle zone golenali del Po, per il rischio di inondazione. Il sindaco Alan Fabbri, infatti, ha emesso ieri pomeriggio un'ordinanza per l'evacuazione dei residenti e la sospensione delle attività produttive e ricreative presenti nelle aree golenali del Po, che partirà dalle 15 di oggi. I tecnici Aipo, valutando che ancora si sta innalzando acqua all'altezza di Piacenza, aspettano il colmo a Pontelagoscuro indicativamente nella mattinata di giovedì.

Piacenza - Nella notte tra il 25 e il 26 novembre il Po a ha superato il valore di 8 metri (8.15). Si tratta del terzo livello di criticità che inizia a 7 metri e viene definito come Allerta di colore rosso. E' una piena definita come "un'onda lunga" che andrà monitorata anche per tutta la giornata di martedì. L'Ufficio di Protezione Civile raccomanda alla cittadinanza di non avvicinarsi al fiume Po e ai corsi d'acqua Trebbia e Nure. L'allerta rossa durerà fino a stanotte. Intanto visti i gravi danni provati dal maltempo in tutta l'Emilia Romagna il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato e inviato la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza nazionale al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.

Veneto - Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto conferma l'allerta rossa sulla rete principale del bacino del Lemene, Livenza e Tagliamento. Lungo il fiume Po, in particolare, è in transito un onda di piena il cui culmine dovrebbe interessare il Veneto a partire dalla serata, anche se l'agenzia interregionale Aipo ritiene che il culmine possa transitare nel tratto polesano non prima di giovedì.

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