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25 febbraio 2024
ore 23:52
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Quello che non è accaduto in un inverno è accaduto in pochi giorni. Nella recente fase di maltempo, più una benedizione che altro, le Alpi soprattutto quelle lombarde, hanno visto accumuli di neve fresca decisamente rilevanti. Il manto ha superato il metro oltre i 1500/1600m di quota, soprattutto sul settore delle Orobie, mentre gli accumuli hanno raggiunto i 50/70cm dai 1200m. Accumuli significativi, localmente anche oltre il mezzo metro anche sulle Alpi orientali, soprattutto le Dolomiti venete.

Ma le soprese non sono finite, nel corso dei prossimi giorni sono attesi accumuli di neve corposi e questa volta a fare il pienone saranno anche le Alpi occidentali.  Tra le giornate di lunedì e di martedì reiterate condizioni di maltempo interesseranno tutto il Nord e i modelli stimano più che abbondanti accumuli freschi. Nella sola giornata di lunedì si potranno superare i 50cm sui settori occidentali e martedì la situazione si ripeterà. Questo significa che si potrà tranquillamente superare il metro di manto nevoso fresco, e questo solo nei primi due giorni della settimana. La novità ma non per tutti i settori alpini, soprattutto per quelli occidentali e in particolare  del Piemonte meridionale sarà costituita dalla quota delle nevicate. potrà abbassarsi anche sotto ai 400/500m con accumuli consistenti fino a quote collinari. Questo perchè  su basso Piemonte resisterà una piccola sacca di aria fredda, che manterrà condizioni di omotermia tra le quote elevate e quelle basse. E' attesa neve anche a Cuneo e localmente più in basso. Sul resto dei settori alpini molto dipenderà dal mantenimento dello strato freddo delle valli ma in generale ci aspettiamo nevicate anche fino a quote collinari e in forma anche abbondante, con depositi in quota fino a 50cm e oltre. 

Quota neve in rialzo invece da mercoledì quando l'ingresso delle correnti sciroccali più miti in seno a una depressione mediterranea farà salire le temperature,  ma la neve sarà ancora garantita sulle Alpi in particolare su quelle occidentali fino a 1400/1500m. Il ruolo della neve nel periodo invernale è molto importante per l'equilibrio idrogeologico, l'accumulo in quota e il lento scioglimento poi col tepore primaverile è garanzia di una costante alimentazione per le falde acquifere e i torrenti fino alle porte del periodo estivo. Sono riserve idriche naturali fondamentali per le regioni del Nord Italia.


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