15 febbraio 2023
ore 8:14
di Edoardo Ferrara
tempo di lettura
2 minuti, 21 secondi
 Per tutti

La bora è un vento di provenienza nordorientale che interessa il medio-alto Adriatico e assume connotati catabatici, ovvero di caduta e compressione adiabatica, soprattutto tra Giulia e Triestino. Esistono due tipi di bora, la BORA CHIARA e la BORA SCURA:



BORA CHIARA:

si attiva in una configurazione barica a prevalente curvatura anticiclonica, con disposizione delle isobare al suolo lungo una direttrice SO-NE e con correnti prevalentemente settentrionali dalla quota isobarica di 850hPa (circa 1500mslm). Tipico contesto barico in cui si attiva la bora chiara, la presenza di un dipolo di bassa pressione sul Centrosud Italia e alta pressione sul centro Europa o sul comparto nordorientale, con vento tanto più intenso quanto più marcato risulta il gradiente barico tra il centro depressionario e l'anticiclone.



La bora chiara è associata a cieli sereni e a temperature spesso molto basse nel periodo invernale

, dimostrandosi generalmente meno intensa della bora scura, in quanto attivata in presenza di isobare meno ravvicinate. Tuttavia non mancano raffiche anche piuttosto intense, che possono essere esaltate dal fattore termico dovuto al significativo raffreddamento delle masse d'aria in sede slovena (clima continentale), che si riversano quindi con maggiore violenza verso il Friuli VG e il mare. La bora chiara attivata a seguito del transito di una perturbazione atlantica solitamente è poco duratura e meno fredda, rispetto al caso di attivazione per flussi balcanici o russo-siberiani, quando può perdurare per diversi giorni.



BORA SCURA:

si attiva in presenza di isobare disposte lungo la direttrice ESE-ONO tra il suolo e l'altezza isobarica di 850hPa e risulta associata a cieli molto nuvolosi o coperti per nubi alte (dovute eventualmente alla presenza di correnti meridionali oltre i 3000mslm), ma spesso con scarse e deboli precipitazioni, dovute alla secchezza dell'aria prelevata dai settori continentali e dall'effetto dei venti di caduta orientali anche a 850hPa. Essa risulta generalmente di intensità maggiore della bora chiara, stante la maggiore vicinanza tra le isobare. Le precipitazioni possono invece risultare abbondanti se il flusso a 850hPa proviene da Sud o anche da Sudovest, creando in inverno forti contrasti tra masse di aria fredda in estrazione dalla Slovenia nei bassi strati e aria mite e umida in afflusso alle quote medie.



In tal caso il tempo può rilevarsi molto perturbato

con temporali anche nevosi sull'alto Adriatico, ma la bora subisce una parziale attenuazione per contrasto tra venti di direzione diversa. E' in presenza di bora scura che si rilevano le massime raffiche, con record storico raggiunto a Trieste proprio il 10 Marzo 2010, quando si registrò una raffica di 188km/h (ma sulla Slovenia si raggiunsero i 220 km/h).


Seguici su Google News


Articoli correlati