26 marzo 2011
ore 11:45
di Manuel Mazzoleni
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3 minuti, 46 secondi
 Per tutti
Disastri nucleari: la Scala INES
Disastri nucleari: la Scala INES

Nel recente disastro che ha colpito il Giappone spesso si è parlato di un incidente di livello 4-5 della scala internazionale INES. Ma cosa è effettivamente? Scopriamo insieme...

La scala INES o scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici (International Nuclear and radiological Event Scale) è stata sviluppata a partire dal 1989 dall'AIEA, l'agenzia internazionale per l'energia atomica, con lo scopo di classificare incidenti nucleari e radiologici e rendere immediatamente percepibile al pubblico, in maniera corretta, la gravità di incidenti di tipo nucleare o radiologico, senza fare riferimento a dati tecnici di più difficile comprensione. Si applica ad eventi associati al trasporto, deposito ed impiego di materiale o sorgenti radioattive, indipendentemente dall'accadere l'evento in un impianto industriale od all'esterno (per esempio durante il trasporto).La scala INES comprende 7 livelli (più un livello 0 al di sotto della scala) ed è divisa in due parti: gli incidenti (dal 7º al 4º livello) e i guasti (dal 3° al 1°). Il livello 0° è catalogato come una deviazione. È una scala logaritmica ed il passaggio da un livello all'altro significa pertanto un aumento di danni di circa dieci volte. Essa considera inoltre tre aree di di impatto:

a) Persone ed inquinamento ambientale: considera la quantità di radiazioni che colpiscono le persone o la quantità di materiale radioattivo emesso dal una struttura. (Esempio: Chernobyl, Kyshtym, Windscale Pile...)

b) Barriere radiologiche e controlli: considera eventi che non hanno impatti diretti con l'uomo o l'ambiente, ma solamente gli ambienti chiusi e si applica solo all'interno di grandi strutture. Esso copre alti livelli di radiazione e la diffusione di quantità significative di sostanze radioattive
materiali confinati entro l'installazione. ( Tree Mile Island, Saint Laurent des Eaux...)

c) Defence-in- Depth: copre anche gli eventi senza un impatto diretto sulle persone o l'am-
mento, ma per i quali la gamma delle misure messe in atto per prevenire gli incidenti non ha funzionato come
previsto. ( Vandellos, Forsmark)

 

 

Ma vediamo nel dettaglio le differenti categorie..

0) Deviazione: Evento senza conseguenze sulla sicurezza.

1) Anomalia: Anomalia che supera i livelli di sicurezza del normale regime operativo.

2) Guasto: Evento senza impatto esterno. Significativa contaminazione all'interno dell'impianto e/o sovraesposizione dei lavoratori dell'impianto.

3) Guasto Grave: Evento con impatto esterno molto lieve, con esposizione radiologica della popolazione circostante inferiore ai limiti prescritti. Grave contaminazione all'interno dell'impianto e/o conseguenze acute sulla salute dei lavoratori dell'impianto.

4) Incidente senza conseguente significative all'esterno dell'impianto: Incidente con impatto esterno minore, con esposizione radiologica della popolazione circostante dell'ordine dei limiti prescritti. Danni significativi al nocciolo del reattore o alle barriere protettive. Esposizione di un lavoratore dell'impianto con conseguenze fatali.

5) Incidente con possibili conseguenze all'esterno dell'impianto: Rilascio all'esterno di materiale radioattivo, in quantità radiologicamente equivalente ai valori compresi tra 100 e 1000 TBq, richiedente una parziale attuazione di pianificate contromisure. Danni gravi al nocciolo del reattore o alle barriere protettive.

6) Incidente grave: Significativo rilascio all'esterno di materiale radioattivo, in quantità radiologicamente equivalente a valori compresi fra 1 e 10 PBq di iodio-131, tale da richiedere la completa attuazione di pianificate contromisure facenti parte di un piano di emergenza esterno al fine di limitare gravi effetti sulla salute della popolazione.

7) incidente catastrofico: Rilascio all'esterno di un impianto di grandi dimensioni di ingenti quantità di materiale radioattivo (maggiori di 10 PBq equivalenti di iodio-131) in un'area molto vasta con conseguenti effetti acuti sulla salute della popolazione esposta e conseguenze gravi sull'ambiente.

 

Vediamo ora alcuni esempi:

Livello 3: Incidente all'impianto di Sellafield, Regno Unito, 2005. Incidente all'impianto di Paks, Ungheria, 2003

Livello 4: Incidente all'impianto di ritrattamento di Windscale (oggi Sellafield), Regno Unito, 1973. Incidente alla centrale nucleare di Saint-Laurent, Francia, 1980.

Livello 5: incidente di Windscale (oggi Sellafield), Regno Unito, 1957. Incidente di Three Mile Island, Stati Uniti, 1979. Danni seri al nocciolo del reattore nucleare e alle barriere di protezione radiologica. Incidente di Fukushima Daiichi a seguito del Terremoto di Sendai del 2011 ( in possibile aumento!!!)

Livello 6: Incidente di Mayak, Russia, URSS, 1957. Guasto al sistema di raffreddamento di un deposito di ritrattamento di materiale nucleare, surriscaldamento ed esplosione (non-nucleare) del deposito con rilascio in ambiente di materiale radioattivo.

Livello 7: disastro di Chernobyl, Ucraina, URSS, 1986. Surriscaldamento, fino a fusione, del nocciolo di un reattore nucleare scarsamente protetto, esplosione (non nucleare) del reattore e rilascio in ambiente di materiale radioattivo.

fonte: wikipedia.org


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