Equinozio d'autunno, quest'anno l'estate astronomica finirà più tardi. Scopriamo perchè
ore 12:29
Redazione 3BMeteo
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Il 1 settembre siamo entrati nell'autunno meteorologico, che si concluderà il 30 novembre prossimo. A differenza delle stagioni astronomiche, quelle meteorologiche hanno inizio e fine definiti su trimestri interi, sulla base delle medie climatiche: l'Inverno meteorologico inizia così il 1 dicembre e si conclude il 28/29 febbraio, la Primavera parte il 1 marzo e si chiude il 31 maggio, l'Estate va dal 1 giugno al 31 agosto.
L'autunno astronomico inizia invece con l'equinozio d'autunno, ma quando avverrà quest'anno? Iniziamo col dirvi che non sarà il 21 settembre, la data è variabile e non cade sempre lo stesso giorno. L'evento che sancisce la fine dell'estate è l'equinozio d'autunno e in quest'occasione il dì e la notte hanno la stessa durata. Questo avviene perché l'equinozio corrisponde a quel momento della rivoluzione terrestre intorno al sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit dell'equatore. L'equinozio accade due volte nell'arco di un anno, in autunno e in primavera ed è il momento in cui l'asse di rotazione terrestre risulta perpendicolare alla direzione dei raggi solari. Quest'anno tutto ciò avverrà il 23 settembre, alle 8.49 e 56 secondi ora italiana, quindi due giorni dopo il tradizionale 21 settembre: come mai questo ritardo?
L'anno è di 365 giorni, ma non è vero che la Terra impiega 365 giorni esatti a compiere un'orbita completa intorno al Sole. In realtà il nostro Pianeta ha bisogno, infatti, di 365,256 giorni (anno siderale), equivalente al "nostro" anno più 6 ore circa. Questo ritardo viene poi compensato dall'anno bisestile, quando viene aggiunto un giorno al mese di febbraio. Questo giorno in più però pesa anche sull'equinozio. E non è finita qui. In nostro soccorso viene Keplero. Nei suoi studi rivelò che la Terra rallenta quando è più lontana dal sole e ciò avviene proprio d'estate. Ecco il motivo della variabilità del giorno di fine estate (astronomico).