17 ottobre 2015
ore 15:17
di Francesco Nucera
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 Per tutti

Più volte abbiamo trattato della 'piscina' molto fredda in Atlantico, una forte anomalia di temperatura che si riscontra sotto la Groenlandia. Da qui una serie di ipotesi future. Una è legata al breve periodo, con una influenza del 'blob' sulle temperature estive e invernali, specie ad Ovest del Continente. La seconda, sul lungo periodo, è invece legata ad un indebolimento della Corrente del Golfo ( per il momento viva e vegeta su una scala temporale lunga) con l'innesco di un periodo molto freddo in Europa e non solo. Su questo aspetto la faccenda è molto controversa. Tuttavia è' noto che le anomalie delle acque oceaniche hanno ripercussioni sul clima mondiale. L'accoppiata de La Nina + Blob atlantico potrebbero ad esempio ammortizzare gli effetti del riscaldamento globale aumentando anche la possibilità di avere in media inverni più  freddi in futuro ma senza raggiungere gli scenari da 'Day After Tomorrow'.

anomalie fredde in Atlantico
anomalie fredde in Atlantico

E' bene sapere inoltre che esiste una correlazione tra l'andamento delle temperature oceaniche atlantiche e l'andamento dei venti in quota in Europa e di conseguenze delle temperature. Quando le temperature dell'Atlantico sono calde tra 0 e 70 N, le temperature invernali sono sopra la norma. Ma ci sono anche delle eccezioni dal momento che un Atlantico caldo può indebolire i venti occidentali come successo a metà degli anni 30 e del 1960. Temperature negative sono invece associate al freddo agli inizi del 20mo secolo e sul finire del 1960 e 1970. L'eccezione fu durante l'episodio della forte La Nina nel 1973-75. Tuttavia non c'è una stretta correlazione in quanto la variabilità annuale dipende anche da altri fattori come i venti stratosferici, le temperature delle acque sul Pacifico (la PDO) e del ciclo El Nino/La Nina.



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