Redazione 3BMeteo
4 febbraio 2023
ore 12:12
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Il meccanismo dello Stau e del Foehn
Il meccanismo dello Stau e del Foehn

VENTI DI FOEHN, COSA SONO E COME SI FORMANO - Nelle ultime ore su gran parte dei settori alpini e sul Nordovest hanno soffiato i cosiddetti venti di Foehn, che saranno in ulteriore rinforzo nel corso di sabato 4 febbraio. Vediamo cosa sono e come si formano: quando una perturbazione arriva dai quadranti settentrionali (o comunque le correnti risultano tese da Nord) accade che questa impattando la barriera alpina, subisca una temporanea battuta d'arresto che coincide con maltempo e abbondanti piogge/nevicate sui versanti alpini esteri, quindi francesci, svizzeri e austriaci (il cosiddetto effetto Stau). In questa fase la pressione atmosferica aumenta in modo marcato a nord delle Alpi rispetto al versante padano, creando in poche ore un esasperato dislivello barico (o gradiente di pressione).

Questo meccanismo innesca la cosiddetta "molla del foehn", in altre parole, attiva dei venti di caduta che dalle valli alpine in poche ore fanno irruzione in Val Padana: è il modo che la natura utilizza per colmare la differenza di pressione atmosferica venutasi a creare.

Questi venti orografici, detti venti di foehn, sono un fenomeno tipico del clima lombardo ma anche piemontese, valdostano, alto atesino e talvolta del Trentino e delle Dolomiti-Carnia, specie nei mesi invernali, e possono determinare tempeste di vento con raffiche anche oltre i 100km/h per alcune ore, seppur nella maggior parte dei casi esse non superano i 60-70km/h. Ad essi si accompagnano in genere cieli sereni e aria secca e tersa, a causa dell'effetto di compressione adiabatica, e talora clima mite soprattutto se la massa d'aria che accompagna la perturbazione non è in origine particolarmente fredda. La fase più intensa di solito rientra in poche ore ma può creare molti danni soprattutto per l'ingresso quasi sempre molto irruento dei venti che fin dalle prime raffiche risultano molto intensi, rafficati e turbolenti (per via del 'rotolamento' lungo i pendii alpini e prealpini).

Il vento di caduta, detto Foehn al Nord, rotolando verso il basso si comprime e si scalda
Il vento di caduta, detto Foehn al Nord, rotolando verso il basso si comprime e si scalda

PERCHE' PORTANO TEMPERATURE ELEVATE - Quando la massa d'aria in arrivo da Nord impatta sull'arco alpino, sale forzatamente, si espande e raffredda condensando la propria umidità  in nubi e precipitazioni (effetto Stau). Il calore latente rilasciato dalla condensazione forzata, in parte però 'frena' questo raffreddamento, che sarà di circa 0.6°C ogni 100 metri di quota in condizioni sature. Nel momento in cui la massa d'aria valica il contrafforte alpino e si riversa sulla Pianura Padana, ha già perso buona parte della propria umidità scaricandola in piooggia, ma si secca e si riscalda ulteriormente per effetto di compressione (ossia ammassamento man mano che discende verso la pianura). In questa fase proprio perchè l'aria è più secca il riscaldamento sarà più incisivo rispetto al raffreddamento precedente, circa 1°C ogni 100 metri di quota (il cosiddetto riscaldamento adiabatico), arrivando a noi dunque ben più calda di come era partita. 

Facciamo un esempio: una massa d'aria impatta la montagna con una temperatura di 10°C; una volta condensata in nube risale idealmente di 1000m, perdendo dunque 6°C (ovvero 0.6°C ogni 100 metri moltiplicato per 10). Una volta valicata la montagna, la suddetta massa d'aria tornerà a scendere di 1000m guadagnando 1°C ogni 100 metri, quindi 10°C. Avremo così un surplus termico di 4°C rispetto a come era arrivata in partenza. Un incremento che sarà tanto maggiore quanto più alta è l'acqua precipitata a monte e quanto più dislivello percorre la massa d'aria. Per questo motivo dunque quando soffiano i venti di foehm i cieli sono spesso sereni e tersi (per bassa umidità) e il clima gradevole e mite. Tuttavia per quanto possa sembrare un vento gradevole, in realtà può essere talvolta dannoso per la nostra salute.

Lo stesso principio si osserva anche in altre parti d'Italia: quando soffia il libeccio l'effetto favonico interessa il versante adriatico, viceversa quello tirrenico quando soffia il grecale. 

Alberi caduti a Milano durante una tempesta di Foehn
Alberi caduti a Milano durante una tempesta di Foehn


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