Siamo Meteo ufficiale del giro d'Italia
SCOPRI IL GIRO
23 agosto 2018
ore 9:42
di Lorenzo Badellino
tempo di lettura
1 minuto, 3 secondi
 Per tutti
Il Polo Nord in un'immagine di archivio
Il Polo Nord in un'immagine di archivio

Ben due volte, nel corso del 2018, il più antico e spesso ghiacciaio del Polo Nord ha evidenziato delle fratture sulla sua superficie ghiacciata. La causa principale di questa preoccupante tendenza è il vento caldo che è riuscito a raggiungere anche la parte più settentrionale della calotta polare nel 2018, fratturandola già due volte e allontanandola dalla costa. Tale zona, denominata l'ultima area di ghiaccio, situata a nord della Groenlandia, rappresenta l'unica area di ghiaccio pluriennale che in genere resiste nell'Artico, mentre i restanti ghiacci del Polo si riformano ogni inverno. Nel 2018 invece, per ben due volte le immagini satellitari hanno evidenziato la formazione delle fratture di questa ultima area ghiacciata.

Se la tendenza non dovesse invertirsi, primo a farne le spese sarebbe l'orso bianco, che non essendo un grande nuotatore non sarebbe in grado di percorrere tragitti a nuoto troppo lunghi per ritrovare la costa. 'Gli orsi polari scavano buche nella neve e a primavera escono per andare a caccia. Se il ghiaccio si è spostato in mare aperto, rimangono senza un'area di caccia', spiega Peter Wadhams, direttore del Polar Ocean Physics Group dell'università di Cambridge, in una recente intervista alla testata giornalistica inglese Indipendent.


Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati