30 ottobre 2016
ore 12:55
di Lorenzo Badellino
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Il Lago Albano
Il Lago Albano

IL TERRENO SI INNALZA DI 2-3 MM ALL'ANNO. La zona in questione è quella dei dintorni di Castelgandolfo e del Lago Albano, situato circa una ventina di chilometri a sud di Roma. Le continue osservazioni di telemetria satellitare indicano che il terreno si sta alzando con una certa costanza, di circa 2 o 3 millimetri all'anno negli ultimi due decenni, a causa della presenza di magma vulcanico posto ad una profondità di 5-10 chilometri.

AREA VULCANICA IN FASE DI RISVEGLIO. Alcuni studiosi che stanno monitorando il fenomeno hanno fatto sostenuto che 'si possa ipotizzare che al di sotto dell'area dove sono avvenute le eruzioni più recenti si stia accumulando nuovo magma che provoca un rigonfiamento della superficie. I tempi di risalita di questo magma possono essere stimati nell'ordine delle diverse centinaia, se non migliaia di anni. Non c'è quindi un pericolo imminente, ma questo studio ci ha fatto capire che l'area vulcanica non solo non è estinta, ma è in fase di risveglio'.

INIZIARE SIN DA SUBITO LA PREVENZIONE. L'argomento assume una particolare rilevanza soprattutto in questo periodo, in cui l'Italia centrale si trova continuamente alle prese con scosse sismiche, molte delle quali avvertite fino a Roma, con l'apertura di crepe nei muri di alcuni edifici e cornicioni pericolanti. Anche se, nonostante non sia possibile fare una previsione certa, sembra che l'attività vulcanica in questione non debba preoccupare le nostre generazioni. Ma potrebbe essere l'occasione per cominciare a pensare ad una sana opera di prevenzione già a partire dai giorni nostri.


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