23 marzo 2017
ore 8:27
di Edoardo Ferrara
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 Per tutti
La Grande Barriera Corallina australiana è morta
La Grande Barriera Corallina australiana è morta

La Grande Barriera Corallina australiana è in forte sofferenza - E' quanto emerge da uno studio pubblicato su 'Nature', secondo il quale proteggere le barriere dalla pesca e migliorare la qualità delle acque non è stato sufficiente a prevenirne lo sbiancamento, che ha raggiunto l'impressionante percentuale del 90%. Tuttavia non si può ancora definire completamente morta, in quanto il processo di ripopolamento della barriera e 'ri-colorazione' è reversibile ( ma ci vogliono anni ): certo l'attuale direzione non è quella giusta e potrebbe portare a una morte completa!

Uno sbiancamento tanto rapido e senza precedenti nel 2016 è stato indotto da un aumento della temperatura del mare fino a 3-4°C: si tratta del terzo peggior episodio che ha colpito la Grande Barriera dopo il 1998 e il 2002. "Il riscaldamento globale è la minaccia numero uno" afferma David Wachenfeld del Parco marino della Grande Barriera Corallina, co-autore della ricerca. "Lo sbiancamento che si è verificato nel 2016 rafforza fortemente la necessità urgente di limitare il cambiamento climatico, come concordato dai leader mondiali nell'Accordo di Parigi".

Si aggiunge anche l'allarme lanciato da Greenpeace Australia, secondo il quale l'aumento delle temperature connesso ai cambiamenti climatici sta letteralmente cuocendo la Grande Barriera, uccidendo gli organismi in essa racchiusi. 

Ricordiamo che la Grande Barriera Corallina è patrimonio mondiale dell'Unesco dal 1981 e ogni anno genera all'Australia un patrimoni di quasi 4 miliardi di dollari come attrazione turistica.


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